Venerdì 19 “debutta” il nuovo Consiglio comunale. Si dimette Accorinti, resta in sella Mantineo

Si insedierà venerdì 19, alle ore 10,30, il nuovo Consiglio comunale con all'ordine del giorno il giuramento dei quaranta consiglieri neo eletti; il giuramento del sindaco, Renato Accorinti; la verifica delle condizioni di eleggibilità, convalida, incompatibilità ed eventuali surroghe; l'elezione del presidente del Consiglio e dei vice presidenti. La presidenza provvisoria della prima seduta del Consiglio comunale spetterà, sino all'elezione del presidente, al consigliere che ha ottenuto maggiori preferenze individuali. Si tratta di Emilia Barrile, del Pd, che ha ottenuto oltre 2mila 500 voti. Non appena assunta la presidenza provvisoria dell'adunanza consiliare, la Barrile presterà giuramento secondo la formula prescritta dall'art.45 dell’Ordinamento regionale Enti Locali e, con la medesima formula, presteranno giuramento su invito del presidente i consiglieri eletti. Il presidente provvisorio inviterà poi il sindaco a prestare giuramento, secondo la formula prescritta che è diversa da quella dei consiglieri in quanto la formula prevede “di osservare lealmente la Costituzione Italiana”. Il presidente provvisorio inviterà poi il Consiglio comunale a prendere atto che il sindaco ha prestato giuramento. Il Consiglio comunale, con votazione palese e ad unanimità di voti, prenderà atto che il sindaco ha prestato giuramento e sarà sottoscritto il relativo verbale, controfirmato dal presidente provvisorio e dal Segretario generale. Nel corso della prima seduta, saranno eletti il nuovo presidente del Consiglio comunale e i suoi due vice.

Intanto, il sindaco, Renato Accorinti, eletto Consigliere comunale nella lista “Accorinti Sindaco – Cambiamo Messina dal Basso”, con una nota inviata alla Segreteria generale del Comune, ha formalizzato le proprie dimissioni. A subentrargli in Consiglio comunale, sarà il primo dei non eletti, Nino Mantineo, assessore della giunta Accorinti alle politiche sociali e alla salute, decentramento e Città Metropolitana, politiche del personale, avvocatura e contenzioso. L’esponente della giunta non è obbligato alle dimissioni e, al momento ha deciso di mantenere entrambe le cariche, rimandando ogni decisione al momento dell’insediamento del Consiglio comunale.