Giudice muore in udienza a Messina. La Camera minorile: “Chiediamo presidio fisso dal 1995”

Si muore sui cantieri così come sulle scrivanie. Sia che si tratti di un incidente mentre si lavora che di un malore, la tempestività dei soccorsi spesso è la sola condizione in grado di salvare la vita di un uomo. Ieri il Tribunale di Messina è stato scioccato dalla morte del giudice Miraglia, stroncato da un infarto mentre celebrava una udienza civile.

"La Camera Penale minorile chiede l'istituzione di un presidio sanitario fisso, a tutela degli operatori della giustizia, da oltre 20 anni", dichiara il presidente dell'associazione forense messinese, l'avvocato Nino Centorrino. Le aulee e gli uffici di giustizia sono palaazzi quotidianamente affollate da moltissime persone, che operano in un contesto delicato.

"La prima delibera della Camera che chiede al presidente del Tribunale e gli altri enti interessati l'istituzione di un presidio fisso di primo intervento, senza poteri certificavi, risale a 21 anni fa. Negli anni, abbiamo più volte sollevato il problema. Purtroppo nulla fino ad oggi si è mosso", ribadisce Centorrino.

Qualche anno fa a Barcellona un'avvocatessa catanese è morta in udienza, in attesa di celebrare processo. Più recentemente in pretura a Messina un'ambulanza ha salvato appena in tempo un detenuto colto da malore mentre attendeva di comparire davanti il giudice.
Alessandra Serio