Politica

Gli step verso il porta a porta: si inizia dai condomini

Le idee sono chiarissime, il percorso però è ancora in via di definizione. Una certezza c’è: la raccolta differenziata può passare solo dal “porta a porta” e Messina deve prepararsi a questa rivoluzione del sistema rifiuti.

Se n’è parlato oggi al centro di una conferenza stampa che è servita all’assessore Dafne Musolino e al presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo a illustrare i primi passi da compiere.

E’ stato già tutto inserito in un regolamento che dovrà passare al più presto al vaglio del consiglio comunale e in due ordinanze già operative firmate dal sindaco De Luca. Questi documenti dettano le regole per quella che è sicuramene la fetta più grande da coprire: i condomini.

Un ruolo chiave lo dovranno giocare gli amministratori che operano sul territorio cittadino. Molti di loro oggi erano presenti in conferenza stampa per cercare di capire cosa dovranno affrontare, non nascondendo le preoccupazioni per come dovrà essere gestito questo cambio di passo.

Più responsabilità

«Bisogna capire che non si tratta di gettare solo i rifiuti, ci muoviamo verso un modello che dev’essere più responsabile e partecipato da parte del cittadino nella gestione del servizio. L’ordinanza avrà una portata notevole sull’assetto del servizio e sulle modalità con cui viene gestito. Si passa da una raccolta differenziata che viene attuata quasi per buona volontà a un sistema fatto di regole.

E’ un passo in avanti perché non si può pensare di fare la raccolta differenziata se non si disciplina la più grande fetta di utenza del comune di Messina, cioè quella dei condomini. Abbiamo un territorio eterogeneo. Soprattutto in centro città abbiamo condomini antichi con spazi ridotti, mentre per esempio nel III e nel VI quartiere abbiamo insediamenti molto estesi. I condomini non sono tutti uguali tra di loro ma questo non ci consente di derogare alla regola generale che vuole ci sia responsabilità da parte di tutti» ha detto l’assessore Musolino per spiegare l’importanza intanto dell’ordinanza che si rivolge principalmente agli amministratori di condominio.

Gli amministratori di condominio

Perché saranno loro l’interfaccia per portare kit e bidoni ai residenti dei palazzi della città, dovranno controllare l’anagrafe condominiale, fornendo gli elenchi completi e tutte le variazioni al Dipartimento Tributi del Comune di Messina. E sarà anche un modo per fare un vero e proprio censimento delle utenze domestiche, potendo così anche continuamente verificare.

«Ciò non significa gravare sugli amministratori di condominio ma sono loro i rappresentanti legali di ogni condominio e dunque il loro ruolo sarà fondamentale» ha detto la Musolino.

Ma le perplessità mostrate dai tanti amministratori presenti alla conferenza sono state tante. Segno che questo è solo l’inizio e che ancora tanti passaggi dovranno essere definiti.

Adesso tutto però dipende da una serie di incastri che dovranno funzionare alla perfezione, come ha spiegato il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo. In questo momento ci sono in ballo le quattro gare necessarie per avere tutto ciò che serve per il porta a porta.

I cestini, i kit e tutte le attrezzature sono stati acquistati e dovrebbero arrivare entro la prossima settimana. Si tratta di 350 mila cestini che serviranno per coprire le utenze di tutta la città. Nel frattempo sarà scelta anche la ditta che si occuperà di distribuire questi kit. Se tutto va bene nella seconda metà del mese si dovrebbe iniziare. Difficile ipotizzare che davvero il primo giugno potranno sparire i cassonetti, ma intanto l’obiettivo è di percorrere questa strada a ritmo serrato.

Tre macro-aree e dodici zone

Lo ha spiegato Lombardo: «Abbiamo bruciato i tempi perché in 4 mesi abbiamo completato tutte le fasi preliminari per raggiungere l’obiettivo. In passato questo lavoro non è stato fatto in modo adeguato e i disservizi sono stati tanti.

Abbiamo diviso la città in tre macro-aree, ogni area è stata ulteriormente divisa in 4 zone che contano circa ventimila abitanti ciascuna. Questa ripartizione servirà per organizzare i servizi con il porta a porta. In pratica abbiamo trasformato la città in 12 paesi medio grandi in modo da poter garantire bene i servizi appena saremo pronti a partire».

Arriverà anche una campagna di comunicazione che spiegherà ai cittadini come si fa la raccolta porta a porta e perché sarà importante collaborare soprattutto nelle fasi iniziali che si preannunciano difficili.

Francesca Stornante