Ancora una protesta sulle condizioni del deposito del Gran Camposanto

il mese scorso è venuta a mancare una mia carissima zia che è stata per me come una madre. I funerali si sono svolti nella chiesa parrocchiale di San Luca in via F.lli Di Mare. Si chiamava Domenica Lanza ed era una donna buona e comprensiva. La sua salma è stata portata al Gran Camposanto e parcheggiata all’interno del deposito in attesa di essere tumulata non si sa dove! L’agenzia funebre mi ha suggerito di avanzare la richiesta di sepoltura in due cimiteri: quello Centrale di via Catania, e quello di Pace, in attesa dei lavori che dovrebbero consentire non si sa quando, la sistemazione della salma. Il custode del deposito ha fissato sulla cassa una targa con il numero 789.
Questo significa che all’interno del deposito del Cimitero Monumentale di Messina, in data 10 aprile 2012, giacevano ancora 789 salme in attesa di sepoltura. Com’è noto la prolungata permanenza delle salme all’interno del deposito non rappresenta certamente una novità, rendendo il luogo veramente oltraggioso e disonorevole. Ma il disonore e la vergogna non possono che ricadere per intero sull’intera Ammnistrazione Comunale, rea di non aver saputo in tutti questi anni risolvere questo increscioso problema. E’ naturale comprendere la costernazione e il disagio dei congiunti dei defunti ” in coda”, in attesa di degna sepoltura: facile capire come, una semplice visita al congiunto che non c’è più, diventi uno slalom tra le bare, quasi come se si trattasse di doverla riconoscre tra le tante. Si proprio così, perchè per assecondare le esigenze dei nuovi arrivi, queste povere bare contenenti le spoglie mortali della gente, vengono spostate da una parte e dall’altra! E’ veramente ripugnante quello che succede in questa città! Cosa posso esprimere davanti a cotanto oltraggio? Solo vergogna e disonore per tutte le autorità cittadine e vergogna in particolar modo per i messinesi che non si ribellano. Ma i messinesi si sa, vivono di effimero e di apparenza, calpestano la dignità, e il senso civico, fanno prevalere l’arroganza che offusca loro le menti, deprimendone lo spirito. Ecco perchè la città di Messina è così mal ridotta: perchè essa non è stata distrutta solo dai terromoti, ma anche e soprattutto dall’oltraggio dei suoi abitanti. Cordialmente
Emanuele Ferrara da Prato