Il contratto di servizio Atm torna in aula, ma spacca i sindacati tra appelli e il timore della privatizzazione

Oggi dovrebbe essere il giorno del contratto di servizio Atm. Il condizionale purtroppo è d’obbligo perché quando si parla di delibere e sedute di consiglio comunale le sorprese sono sempre all’ordine del giorno e lo sa a sue spese proprio il contratto di servizio Atm che da mesi attende di essere discusso ed eventualmente approvato o bocciato. La seduta è stata convocata per questa sera alle 19, pochi giorni fa è stata la presidente Emilia Barrile a impegnarsi in aula a far approdare il documento già durante il consesso di questa sera, dopo che il consigliere Nino Carreri aveva chiesto di ripescarlo dopo il rinvio delle scorse settimane a causa della priorità data al bilancio. A quanto pare però questo contratto di servizio, documento fondamentale perché regola i rapporti tra Comune e Atm, definendo reciproci obblighi, risorse erogate, servizi da rendere, rischia di creare tensioni e divisioni. Non a Palazzo Zanca, dove anzi buona parte dei consiglieri concorda nella necessità di trattare al più presto il contratto di servizio, ma direttamente all’Atm. I sindacati si sono spaccati, c’è chi considera questo momento come decisivo per il rilancio di trasporto e azienda, c’è chi invece vede in questo documento il male assoluto. A schierarsi sono i segretari aziendali di Filt Cgil, Massimiliano Parisi, Fit Cisl, Sebastiano Bonafede, Cub Trasporti, Paolo Frigione. I tre lavoratori sindacalisti vogliono richiamare l'attenzione del Consiglio Comunale: “Si tratta di un momento storico per la società di Via La Farina, che con la stipula di un contratto di servizio segnerebbe un altro punto a proprio favore nella lunga rincorsa alla normalità” scrivono i segretari che auspicano che, come già garantito da tutte le parti politiche impegnate a sostenere l'azione di risanamento e di rinascita dell’Atm, venga eliminato dal contratto ogni possibile riferimento alla delibera di liquidazione, superando anche il minimo sospetto dl prtvatizzazione. Per Filt Cgil, FIt Cisl e Cub questo è l’unico modo per rispondere con fatti concreti ai soliti "mestatori " e alle varie "cassandre" che non vogliono bene all'azienda Trasporti. Non le mandano a dire i segretari aziendali e, pur non mettendo sul tavolo nomi e cognomi, sferrano un attacco alle altre organizzazioni che operano dentro l’azienda. “ln questi giorni qualcuno sta dando il peggio di se stesso per mettere i lavoratori contro la dirigenza aziendale. Noi continuiamo a credere che questo management è la vera speranza per la nostra azienda ed invitiamo quindi l'intero consiglio comunale a dare il via libera al contratto sostenendo concretamente il cambiamento”. Ancora una volta dunque, dopo la lettera che nei mesi scorsi tanti dipendenti avevano sottoscritto per difendere l’operato dell’attuale dirigenza Atm, arriva un nuovo appello sottoscritto da tre sindacalisti lavoratori. Un messaggio che va nella stessa direzione di quella lettera e che dà fiducia al lavoro che amministrazione e governance aziendale stanno mettendo in atto e che troverebbe grande slancio nell’approvazione del contratto di servizio. Un messaggio che però anche questa volta mette in luce profonde spaccature all’interno dell’Atm e contrasti sindacali.

Su un altro fronte c’è infatti l’Orsa e non è difficile capire che il riferimento è proprio al sindacato del segretario Mariano Massaro. A ridosso del capodanno l’Orsa aveva ha annunciato lo sciopero dei lavoratori Atm e tra le tante motivazioni ha contestato il contratto di servizio, considerato come lo strumento che porterà alla privatizzazione dell’azienda. Il fatto che nel provvedimento si richiami la famosa delibera del 14 febbraio 2011, quella con cui il consiglio comunale di allora approvava la trasformazione in Spa dell’Atm, per l’Orsa rappresenta una trappola, nonostante in questi mesi sia il dirigente del dipartimento viabilità Mario Pizzino, sia l’assessore Gaetano Cacciola abbiano in più occasioni assicurato di essere pronti a eliminare quell’articolo 5 che effettivamente ha creato non poche preoccupazioni nelle organizzazioni sindacali.

L’Orsa annuncia che oggi una rappresentanza di lavoratori Atm assisterà al Consiglio Comunale. “L’amministrazione del sindaco Accorinti che da sempre sventola la bandiera dei beni comuni e si dichiara contraria alla privatizzazione dei servizi essenziali, di fatto, ha riesumato la delibera privatizzante della giunta Buzzanca, che sembrava archiviata per effetto del referendum vincente contro la privatizzazione dell’acqua e del trasporto pubblico locale. Da mesi lanciamo l’allarme di svendita dell’azienda pubblica nonostante le smentite dell’amministrazione, la sterile propaganda aziendale e il massiccio impegno dei pompieri della protesta che hanno interesse al quieto vivere, per evitare che si scopra in modo definitivo il vaso di Pandora della “co-gestione politico/sindacale” denunciata dall’ex direttore Claudio Conte e ancora fortemente presente in azienda, dove le carriere politiche e i posti al sole per i “sindacalisti” sono all’ordine del giorno” scrive l’Orsa, confermando dunque aspre tensioni tra i sindacati all’interno dell’Atm.

Stando alle dichiarazioni però tutti sono concordi nel vigilare su questo articolo 5 per sgomberare il campo da qualsiasi dubbio o rischio. L’Orsa, dal canto suo, annuncia che assisterà con i lavoratori alla presentazione del documento ufficiale, pronti ad applaudire se sarà garantito lo status pubblico del trasporto pubblico locale, ma disposti ad ogni forma di lotta se si tenterà l’ennesimo colpaccio contro un bene comune.

F.St.