Un tuffo nella storia per rivivere lo sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina. LE FOTO

Anche quest’anno Messina ha vestito per un giorno gli abiti di cinque secoli fa per rievocare e rivivere un evento che non è solo storia cittadina ma ormai anche tradizione: lo sbarco di Don Giovanni d’Austria. Ieri in tanti si sono ritrovati tra Palazzo Zanca, la passeggiata a mare, la zona della Dogana, per assistere ad una rievocazione giunta quest’anno alla sua ottava edizione e ogni anno sempre più partecipata, colorata, sublime.

Si è chiusa così “Messina in Festa sul Mare'', grande evento incentrato proprio intorno al Corteo storico Terrestre – Navale e del Palio d’Agosto organizzati dall'associazione Aurora, per rievocare l'arrivo di Don Giovanni d'Austria a Messina nell'agosto del 1571. Nell'ambito della manifestazione ''Sulle Rotte di Lepanto'' lanciata nel 2009, in città 40 delegati provenienti da Regensburg, Toledo, Lepanto, Unione dei Comuni della Grecia, Tenerife, Venezia, Gaeta, Marino, Nicosia e S. Severo, appartenenti alla Rete euro-mediterranea. Oggi il nome di Lepanto, lasciata alle spalle la tragica dimensione della battaglia, può essere assunto quale punto di riferimento del Mediterraneo e delle storie e delle culture che lo compongono perché, anche se contrapposte, quella domenica del 7 ottobre del 1571 tutte le lingue, le culture, le religioni che lo caratterizzano, lì, nella tragedia, si sono ritrovate.

Sempre ieri ancheil Palio delle contrade marinare, con partenza dalla Riviera Nord a Grotte e arrivo nel porto turistico "Marina del Nettuno"alla passeggiata a mare.

L’evento di ieri ha ricostruito il ritorno a Messina di don Giovanni d'Austria, figlio naturale di Carlo V, dopo la battaglia di Lepanto, conosciuta anche come la battaglia dei tre Imperi, avvenimento che ha cambiato la storia dell'Europa. Rievocazione di un’importante pagina di storia, un corteo per ricordare l'ingresso nel porto di Messina, tra luglio e agosto 1571, del comandante in capo della flotta cristiana, che a Lepanto fermò l'avanzata dei turchi nel Mediterraneo. Era il 1571, don Giovanni d'Austria sbarcò a Messina per prendere il comando della grandiosa armata che, grazie alle mappe disegnate dal messinese Francesco Maurolico, avrebbe inflitto ai turchi, il 7 ottobre 1571, nel nome della Madonna del Rosario, la pesante sconfitta di Lepanto, nel golfo di Patrasso, la prima dell'Impero Ottomano ad opera dell'Occidente.