Regolamento sulla partecipazione popolare, Indietrononsitorna si rivolge alla Regione

Indietrononsitorna non intende rassegnarsi alla bocciatura da parte del Consiglio Comunale del regolamento sulla partecipazione popolare proposto dalla consigliera Lucy Fenech . ha dunque deciso di chiamare in causa direttamente la regione, scrivendo una lettera all’assessore agli enti locali della Regione Siciliana, inviata per conoscenza al presidente del Consiglio comunale Barrile, al segretario generale del Comune di Messina Le Donne.

“Entro i limiti delle proprie competenze statutarie e nel rispetto del principio di leale collaborazione – scrive l’associazione politica vicina all’amministrazione Accorinti- la Regione Siciliana può sostituirsi agli organi dei Comuni per il compimento di atti o di attività obbligatorie – ai sensi delle normative o degli statuti- nei casi di acclarata inerzia o inadempimento, al fine di salvaguardare interessi eventualmente compromessi dall’inerzia o dall’inadempimento medesimi”.

“Si ravvisa nella mancata previsione del regolamento attuativo dello Statuto del Comune di Messina, per le parti riferite al titolo terzo, un grave inadempimento che lede in maniera assoluta il diritto dei cittadini di poter accedere agli istituti di partecipazione popolare previsti dallo stesso Statuto e specificamente richiamati anche dalle norme regionali sull'ordinamento degli enti locali . Rilevato – continua la lettera – che lo Statuto del Comune di Messina è stato approvato già nel 1994, e che nel mese di luglio 2016, dopo venti anni, il Consiglio comunale ha bocciato una proposta di delibera mirata a regolamentare gli istituti previsti dal titolo terzo, si richiede che venga esercitato il potere/dovere di intervento, diffidando ed in caso di ulteriore inerzia nominando un commissario ad acta per porre fine ad un grave vulnus all'esercizio di primari diritti dei cittadini.

“L'Associazione Indietrononsitorna – si legge ancora – persegue lo scopo di contribuire alla crescita della Città di Messina, in linea con quanto previsto dallo Statuto comunale che prevede l’effettiva partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, all’attività politica ed amministrativa. A tal fine riteniamo doveroso segnalare questa grave carenza che non può essere ulteriormente tollerata”.