Politica

Green pass Stretto di Messina. La vicesindaca Previti contro i deputati: “Vergognatevi”

“In questi giorni in Sicilia siamo di fronte ad un abuso, ad una palese violazione del diritto alla libera circolazione dei cittadini che interrompe di fatto la continuità territoriale per e dalla Sicilia”, lo scrive in una nota la vicesindaca Carlotta Previti.

“Di fronte ad una palese violazione dei diritti universali costituzionalmente garantiti vi possono essere posizioni politiche contrarie o peggio artatamente silenziose? Io dico di No. A cosa serve la politica? Tanto la frode alla legge quanto l’abuso del diritto – prosegue – contrastano con i principi fondamentali posti alla base della giuridicità̀ di ogni legislazione e devono essere combattuti con ogni forza. Si registra invece su questo tema ancora una volta un silenzio assordante della deputazione nazionale locale e regionale”.

“Mi sono interrogata sui perché di cotanta indifferenza e la spiegazione non può che essere solo una ed è così banale, semplice ed al tempo stesso scoraggiante: il lungimirante, l’attento ai bisogni della collettività, Cateno De Luca è solo arrivato prima degli altri ad intraprendere questa battaglia contro la violazione dei diritti di tutti i siciliani. Oggi condividere con lui questa giusta battaglia vorrebbe dire nel linguaggio di quella politica fatta non a difesa degli interessi della collettività ma piegata ad interessi elettorali e di partito dare a Cateno De Luca visibilità e forza ed allora, chi se ne frega dei diritti dei siciliani meglio stare in silenzio tanto tutto come sempre passerà. Di fronte al proprio tornaconto elettorale (preservare un proprio bacino di voti) si preferisce glissare anche su un abuso normativo posto in violazione dei diritti fondamentali”.

“Una questione che avrebbe dovuto trovare unanimità di consensi immaginate – continua la Previti – se questa stortura normativa si fosse verificata in altre parti del nostro paese magari in Lombardia: il sistema politico economico lombardo si sarebbe trovato compatto e schierato a sollevare la questione di fronte allo Stato e all’Europa e si sarebbe bloccata una nazione intera. Non ci sarebbe stato nessuno schieramento partitico di fronte ad una ingiustizia del genere ma unità di intenti nel difendere i diritti di una regione intera. Noi siamo in Sicilia, in Sicilia e a Messina, invece; e dare ragione, condividere, appoggiare, De Luca significherebbe solo legittimare una battaglia (giusta) ma portata avanti da lui. Allora meglio lasciarlo solo in questa battaglia”.

“La paura di dare forza a Cateno De Luca è più forte della necessità di tutela dei diritti dei propri cittadini anche quelli che li hanno eletti. In fondo poi questa vicenda è solo l’ennesima conferma delle ragioni per le quali Cateno De Luca ha fatto della propria solitudine (politico/partitica) un punto di forza che oggi diventa d’orgoglio. Cateno De Luca fa paura perché è l’unico che è riuscito ad avere coraggio dando una scossa ad un sistema politico di basso profilo che ha governato finora questa terra. Servire è la più nobile delle arti, servire il popolo e tutelare i suoi diritti è il più grande dei privilegi. Vergognatevi tutti”, conclude la vicesindaca Previti.