Inchiesta sul cimitero di Francavilla, tace il custode

Trasferta nei sottoscala di Palazzo Piacentini per Tindaro Scirto, il custode cimiteriale di Francavilla finito al centro dell'inchiesta su una "compravendita" illegale di tumuli. Il cinquantottenne è comparso per l'interrogatorio di garanzia davanti al GIP Maria Militello.

Assistito dagli avvocati Alessandro Vaccaro e Rosario Polizzi, ha fatto scena muta. I legali non hanno infatti avuto ancora modo di avere contezza dell'intera ordinanza, quindi hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Hanno comunque chiesto al giudice di liberare Scirto, visto che i fatti contestati risalgono a qualche anno fa ormai, tra il 2011 e il 2013. Il giudice per le indagini preliminari si pronuncerà nei prossimo giorni.

L'uomo è ai domiciliari per una lunga ipotesi di reati, tutti fatti avvenuti tra i cinque e i tre anni fa, e che hanno fatto emergere la gestione "pro domo propria" delle tumulazioni nel cimitero monumentale del centro jonico. In cambio di denaro da parte dei parenti, il custode trovava un posto al defunto, a costo di qualche irregolarità.

Le indagini della Guardia di Finanza di Taormina, ai comando del Tenente Vitiello, sono scattate dopo un esposto anonimo e coinvolgono complessivamente 17 persone. Soltanto per 9 di loro, peró, secpndo il GIP ci sarebbero elementi di sospetto più concreti. Tra questi ci sono anche due addetti del Comune di Francavilla, Salvatore Damino e Giuseppe Nuciforo, e il dirigente Asp Giovanni Turrisi, di Taormina.

Alessandra Serio