Augusta scende in piazza per l’Authority, i messinesi preferiscono stare a casa

Augusta scende in piazza contro lo scippo dell’Autorità Portuale. A Messina la protesta resta dentro i Palazzi.

In corteo ad Augusta per dire no alla decisione del ministro Delrio, su proposta del presidente di Crocetta, di affidare a Catania la presidenza e la sede dell’Autorità portuale della Sicilia Orientale, sono scesi tutti: politici, cittadini, studenti, rappresentanti della Chiesa. In corteo c’erano i sindaci di Augusta, Siracusa, Melilli, Priolo, la deputazione, le scuole, le associazioni, i sindacati. Tutti in piazza per ribadire, come si leggeva nello striscione dell’Assoporti che è “#questionedicore”, ovvero che la legge stabilisce che la presidenza va al porto core. La deroga concessa a Catania sotto il naso di tutti non è ammissibile.

Tutti in piazza ad Augusta per difendere quella sede e quella presidenza che sin dall’inizio non era stata messa in discussione proprio perché porto-core, salvo poi la sorpresa delle scorse settimane con un decreto firmato dal ministro Delrio non si capisce “a insaputa di chi”, se del governo, se di Crocetta, o della politica tutta.

Un fatto è certo, non è stato firmato ad insaputa di Enzo Bianco, che da sindaco di Catania ha incassato il risultato per la sua città.

Le foto della protesta di Augusta non le vedremo mai a Messina, perché non c’è nulla che possa spostare i messinesi dall’atavica abitudine di stare seduti sul divano ed al massimo scrive un indignato post su facebook, lasciando alla politica qualsiasi forma di mobilitazione.

Nel caso dell’AP se ad ogni comunicato stampa diramato in questi due anni fossero corrisposti 3 messinesi pronti a scendere in piazza adesso sarebbe venuta una folla oceanica.

Invece a battersi per Messina sono rimasti solo i politici, con i loro documenti, le loro conferenze stampa, le proteste. E qualche associazione. Ma i messinesi non hanno mai manifestato per difendere l’AP che pure è il nostro tesoro. Mai.

Hanno lasciato che la deputazione litigasse o trovasse un’intesa ma senza andare oltre. Non ci sarà mai un corteo come quello di Augusta, meno che mai con a capo il sindaco Accorinti che sulla vicenda si è limitato ai comunicati stampa sporadici.

Se Delrio ci ignora la colpa è nostra. Se Messina non sarà sede dell’AP la colpa è nostra. Smettiamola di dare addosso alla politica, se non riusciamo a scendere in piazza per nessun motivo o a farci sentire penseranno che non c’interessa.

Ed in fondo è proprio così.

Rosaria Brancato