La Cartour: “Per noi l’ordinanza è sospesa”. Ma ad insaputa del Comune?

Nel terzo giorno dell’ordinanza anti-tir è successo di tutto (vedi altri articoli ed il video dei tir che forzano il blocco ed Accorinti che li ferma), non sono mancati momenti di tensione sul cavalcavia, quando i camionisti hanno cercato di forzare i divieti e il sindaco li ha fermati. Nel pomeriggio c’è stato un incontro a Palazzo Zanca, per apportare alcune modifiche al provvedimento, alla luce delle segnalazioni della FAI, la Federazione Autotrasportatori italiani che si è dissociata dal ricorso presentato dall’Aias ma ha indicato alla giunta i correttivi per andare incontro alle esigenze della categoria. E sempre nel pomeriggio si è registrata la replica della Cartour attraverso un comunicato stampa, dal quale si evince che per la società l’ordinanza è sospesa in virtù del ricorso dell’Aias.

“Parrebbe, dalle più recenti dichiarazioni del Sindaco e da talune ricostruzioni mediatiche, che – a tacer d’altro – tra le responsabilità della Cartour vi sia anche l’aver provocato la concitazione che in queste ore interessa le aree limitrofe al Molo Norimberga omettendo di avvisare la propria clientela sulle inibizioni viarie decise dall’Amministrazione Comunale per i mezzi commerciali”.

In verità, più che di ricostruzioni mediatiche si tratta delle dichiarazioni rese dagli autotrasportatori appena sbarcati al Norimberga, i quali si sono detti all’oscuro dei provvedimenti presi dall’amministrazione comunale ed anche irritati per via dei blocchi e delle multe. Vi è da dire, peraltro, che il Comune ha trasmesso l’ordinanza anche a tutte le istituzioni di Salerno: prefetto, Autorità portuale, Capitaneria di porto, sindaco nonché associazioni di trasportatori, e alle forze dell’ordine ma a quanto pare nessuno dei camionisti scesi dalla nave ne era a conoscenza a riprova che non è stata solo la società a non informare, ma tutte le parti interessate.

Nella nota però i dirigenti della società spiegano perché non hanno informato la clientela: perché secondo i legali della Cartour il provvedimento è sospeso.

La società ripercorre le tappe che hanno portato all’emanazione dell’ordinanza, sin da quando, il 1 luglio la Cartour ha chiesto alla giunta di rivedere le posizioni prese ed ha invitato il prefetto, il presidente dell’Autorità portuale ed il Comandante della Capitaneria di porto ad attivare un canale di mediazione.

“Il 18 luglio, poi, nelle ore successive all’emanazione dell’ordinanza 428/2014– si legge nel comunicato- segnalavamo al dirigente del Dipartimento Mobilità Urbana gli elementi di palese illegittimità dell’atto, sollecitando nel contempo l’adozione di misure che consentissero quanto meno il deflusso dei mezzi pesanti provenienti da o diretti al Molo Norimberga. In contemporanea apprendevamo del ricorso presentato dall’associazione degli autotrasportatori A.I.A.S”.

Venerdì scorso infatti l’Aias, attraverso il leader siciliano degli autotrasportatori Richichi ha presentato un ricorso al Ministero dei trasporti chiedendo la sospensione del provvedimento ritenuto: illegittimo, contraddittorio e penalizzante.

L’iter prevede che entro 30 giorni il Ministero chieda alla controparte le proprie deduzioni e questa abbia altri 30 giorni di tempo per rispondere, a meno che non si presenti istanza immediata di sospensione, ma anche in questo caso la controparte deve avere la possibilità di spiegare le proprie ragioni. Finora comunque dal Ministero non è trapelato assolutamente nulla, né in un senso né in un altro.

I nostri legali- prosegue la nota- ci informavano che l’art. 74 del d.P.R. n. 495/1992 prevede che la mera proposizione del ricorso sospenda l'esecuzione del provvedimento impugnato: per quanto ci riguardava, quindi, l’efficacia dell’ordinanza in questione era (e rimane) sospesa. Di cosa avremmo, di grazia, dovuto informare la clientela?”

Secondo la Cartour quindi l’ordinanza non è in vigore in virtù del ricorso gerarchico inoltrato dall’ Aias, ma, esattamente come gli autotrasportatori provenienti da Salerno non erano a conoscenza dell’ordinanza, a quanto pare nessuno è a conoscenza delle decisioni del Ministero dei trasporti. Non si sa neanche se abbia ricevuto la raccomandata con ricevuta di ritorno, dal momento che finora, all’amministrazione che ha emanato il provvedimento, non è giunta nessuna comunicazione. Né si può pensare che un’ordinanza venga “sospesa sulla fiducia” o peggio “sospesa ad insaputa dell’amministrazione che l’ha emanata”.

Ad ogni modo in attesa che la vicenda si possa fare più chiara secondo la società non c’è nulla di cui informare gli autotrasportatori semplicemente perché l’ordinanza non è in vigore. E il fatto che vengano elevate sanzioni avrà, sempre secondo la Cartour, conseguenze nei confronti dell’amministrazione.

Gli atti e comportamenti posti in essere in questi giorni per ostacolare il passaggio dei mezzi commerciali potrebbero, infatti, essere giudicati privi di copertura normativa e contrari alla legge– conclude la nota della società facendo capire che a commettere infrazione è il Comune- Il fatto che la Polizia Municipale abbia deciso a partire dal 21 luglio di applicare ugualmente la sanzione amministrativa prevista in caso di violazione del divieto e che lo stesso Sindaco abbia deciso di opporsi “fisicamente” al transito dei TIR è questione che merita altro tipo di valutazione e diversa sede di trattazione”.

Secondo la società quindi a non essere in regola è l’amministrazione che non avrebbe a questo punto alcun titolo né per multare né tanto meno per impedire il transito dei tir, e non si esclude che possano esserci ulteriori conseguenze, probabilmente in termini di ricorsi e segnalazioni di irregolarità.

Appare chiaro che tra le parti ormai, gruppo Franza da un lato e giunta Accorinti dall’altro, ci sia un oceano difficilmente colmabile. Arrivare a dire che si ritiene un’ordinanza nulla in virtù del fatto che, secondo i propri legali, un ricorso gerarchico automaticamente ed immediatamente sospenda il provvedimento senza neanche notificarlo a chi lo ha emesso, equivale a non voler riconoscere alla controparte potestà decisionale su una materia che riguarda un’intera città e non una singola parte o categoria. Il muro contro muro è sempre più alto.

Rosaria Brancato