Caso Cartour, Accorinti: “Nessun passo indietro. Porto l’atto in Consiglio”

Non farò alcun passo indietro, ci sono diritti che non sono negoziabili. Altrimenti me ne vado”. Non c’erano dubbi sulla posizione di Accorinti nella vicenda Cartour, ma dopo la lettera del prefetto che, sostanzialmente invitava il sindaco ad andare incontro alle richieste del gruppo Franza e a non emettere provvedimenti che potrebbero avere conseguenze sul piano economico, il primo cittadino ribadisce quella che è la battaglia per l’affermazione di principi.

“Sarà un’estate calda, ma lo dico con fermezza- spiega Accorinti- per noi al centro c’è l’uomo e il suo diritto all’incolumità, alla sicurezza, alla vivibilità, pilastri che per noi non sono discutibili. Non si negozia sui diritti dei cittadini. Non io. Mi è stato dato quest’incarico bellissimo e lo farò mettendo al centro l’uomo. Punto e basta”.

Nel pomeriggio la giunta ha varato un atto di indirizzo politico in merito al divieto di transito ai tir sul cavalcavia dal 20 luglio e che porterà all'attenzione del Consiglio comunale in modo che sia l'Aula a condividere la scelta dell'amministrazione. Da un lato si tratta di puntare su una politica condivisa, dall'altro è anche un modo per far "uscire allo scoperto" i consiglieri (soprattutto Pd area Genovesiana) sulla problematica. Accorinti sa di poter contare su un numero crescente di consiglieri su questo tema ma è anche giusto che l'Aula si esprima apertamente e con coraggio. Senza bisogno di essere veggenti immaginiamo già un Pd lacerato su questo tema. In ogni caso qualora il Consiglio non dovesse dare segnali di "vita", la giunta provvederebbe ugualmente all'ordinanza. Su questa strada quindi l’amministrazione non tornerà indietro anche se già la Caronte-Tourist ha annunciato che si tutelerà in tutte le sedi opportune, anche giudiziarie.

“Deve essere chiaro che vogliamo cambiare rispetto al passato- prosegue con serenità il sindaco- Non è una cosa contro, è una cosa per. Non capisco perché non si riesca a comprendere che deve vincere la città. Si può far impresa rispondendo anche a quei pilastri che ho indicato prima. Si tratta di principi che sono tutelati dalla nostra Costituzione. Facciamo qualcosa insieme per vivere tutti meglio. Io spero che il gruppo Franza comprenda che non deve fare passi indietro, ma mille passi in avanti. Stiamo parlando di 45 giorni, mi rifiuto di credere che per 45 giorni crolli un impero come quello della Caronte-Tourist. Loro hanno tutto il diritto di fare impresa, ma lo si può fare tutelando il diritto alla salute e alla vivibilità”.

Quanto ai ricorsi e alle azioni legali il primo cittadino ricorda che è un diritto di tutti tutelarsi, ma il suo compito, appunto da “primo cittadino” è un altro, è quello di dare risposte a tutti i messinesi.

L’amministrazione quindi tira dritto, dicendosi comunque disposta a continuare il confronto ma non sul passo indietro rispetto alle corse diurne per i mezzi pesanti. L’accordo si può trovare ma non su quei “pilastri” come li definisce, che sono diritti sui quali non si negozia. Piaccia o meno.

Rosaria Brancato