Caso Cartour: vertice in prefettura per acquisire i dati su flussi e cavalcavia

E’ stata una riunione squisitamente tecnica, servita ad acquisire i dati relativi al flusso di mezzi pesanti imbarcati dalla Cartour in base alle diverse fasce orarie. Ulteriori dati riguardano il flusso di tir in città, quindi lo stato di “salute” del cavalcavia. A convocare la riunione di oggi era stato il prefetto Stefano Trotta, in seguito ad una lettera inviata da Vincenzo Franza che chiedeva un suo intervento in vista dell’ordinanza antitir che l’amministrazione si appresta a varare.

All’incontro di oggi al Palazzo del governo però c’era il viceprefetto Maria Adele Maio, che ha ascoltato le posizioni del presidente dell’Autorità portuale, Antonino De Simone, del comandante della Capitaneria di porto Antonino Samiani, del rappresentante del Provveditorato opere pubbliche, del rappresentante Rfi e dell’amministratore delegato Bluferries Giuseppe Sciùmè. Non si comprende peraltro come, dal momento che non sono stati invitati né gli armatori né il sindaco, proprio perché si trattava di una riunione tecnica, sia stato chiamato Sciumè che rappresenta Bluferries.

In ogni caso questa di oggi è stata una riunione di tipo preparatorio, con ogni probabilità, al tavolo “rovente” che il prefetto ha in mente di convocare sul fronte Cartour, con il gruppo Franza e l’amministrazione Accorinti.

I pareri tecnici, a quanto pare, farebbero pendere il piatto della bilancia dal lato della società, nel senso di un flusso di gommato che non inciderebbe in maniera eccessiva sul traffico, preparando in un certo senso la strada all’incontro di tipo politico. In realtà la differenza non è di poco conto, perché le scelte politiche, il più delle volte, non si limitano ai numeri, ma guardano anche a principi e diritti che vanno oltre le cifre ed alle esigenze del bilancio di un’azienda. Le scelte politiche tengono conto di priorità che non sono le stesse del mercato.

Rosaria Brancato