Cgil, Oceano indagato per calunnia nei confronti della Bianco

Nuovo capitolo della “guerra” all’interno della CGIL. Il segretario generale della Cgil, Lillo Oceano, é iscritto nel registro degli indagati anche per calunnia. A ipotizzare il reato per Oceano è stato il sostituto procuratore Fabrizio Monaco, che aveva già avvisato il sindacalista per falsa testimonianza. La vicenda, lo ricordiamo, riguarda una a firma apposta su un assegno della CGIL, Alma Bianco. E’ stata proprio la Bianco a chiedere al magistrato di procedere anche per il secondo reato, inizialmente contestato proprio alla donna. La Bianco, per dimostrare che era autorizzata a mettere le firme di Oceano, aveva sostenuto che l’assegno in questione era stato sottoscritto da lei, pur con la firma di Oceano, e non dal segretario generale della CGIL. L’ex amministratrice fu quindi denunziata per calunnia dal sindacalista, ma una perizia dei Ris stabilì che la scrittura in questione non era riconducibile ad Oceano. Richiesta di archiviazione per l’amministratrice e indagine contro il segretario, quindi, che ora ha sul groppone anche una seconda ipotesi di reato. Intanto in tribunale va avanti il processo Irelativo proprio agli ammanchi di cassa, nell’ambito del quale è maturato lo scontro tra i due. L’ultima udienza si e celebrata ieri mattina, con una lunga sfilza di testimoni al banco. Testimonianze che stanno facendo emergere un quadro tutt’altro che lusinghiero in merito alle vicende del sindacato prima del commissariamento.