Msi Fiamma Tricolore: “Zona sud trascurata, Atm oltre il limite della decenza”

“Oltre il limite della decenza”. E’ il commento di Salvatore Piconese, Commissario provinciale del Movimento Fiamma Tricolore, per descrivere le condizioni in cui viaggiano i mezzi pubblici di Messina: “Orari non rispettati, attese infinite: l’azienda di trasporti messinese è una giungla in cui ognuno fa quello che vuole. A farne le spese è in particolare la zona sud di Messina, il deserto della città dove un mezzo pubblico diventa un miraggio. E se è vero che la descritta situazione è quasi normalità a Messina, è vero anche che si può sempre peggiorare”.

“Giornate davvero epiche quelle che si registrano in questi giorni in città – afferma Piconese -. La Linea del 2 che copre il tragitto della zona sud ha saltato tantissime corse. Nella serata di sabato 8 settembre, con partenza dal Cavallotti alle 20,05, il Giampilieri (per giunta un mezzo piccolo, a differenza del 53 e 79 disponibili grandi e vuoti) viaggiava totalmente pieno, tra il panico di tantissime persone, bambini sofferenti, e anziani rimasti invano alla fermata, perché l’autobus troppo affollato non ha permesso loro di salire”.

L’elenco dei disservizi non è finito: “Si sono registrati vuoti di un paio d’ore al mattino e al pomeriggio – prosegue il commissario provinciale Msi -. Da segnalare inoltre che dei 18 mezzi a disposizione della città, la maggior parte di essi è molto frequente nella zona Nord, cosa che viene a mancare nella parte opposta della città”.

“Intanto questa decadenza sociale sembra scivolare via, tranquillamente, sulla pelle delle nostre Istituzioni, e mentre cartelloni pubblicitari e santini maxi giganti invadono tutta la città, nessuno si è reso conto che in mezzo a questo progressivo marasma l’intenzione di fare un passo indietro per tentare una soluzione possibile, dinnanzi alla forte crisi che sta investendo e mettendo in ginocchio Messina, sembra molto lontana dalle possibilità di tutti gli uomini che contano”.

Piconese picchia duro contro tutti, escluso nessuno, amministratori uscenti e amministratori aspiranti: “L’anarchia vigente al quale tutti noi siamo abituati finirà per renderci un popolo represso e assuefatto a qualunque situazione continuerà a crearsi, in una città corrotta dalle troppe alternanze politiche e da un modo di fare fin troppo omertoso, che sembra non interessare neppure chi viaggia in condizioni disperate e vergognose”.

Ma forse l’unica colpa che hanno i viaggiatori è quella di essersi abituati a una realtà che reiterata per troppo tempo viene confusa per normalità e di aver imparato in questi anni l’arte della pazienza.