Politica

Hotspot Bisconte, il M5S: “L’ordinanza di De Luca non ha valore. Il Viminale è al lavoro”

A rispondere al sindaco De Luca sull’hotspot sono i pentastellati che provano a gettare acqua sul fuoco e annunciano l’avvio di un tavolo tecnico. I toni dei parlamentari Francesco D’Uva e Grazia D’Angelo rispetto al 2017 quando contestavano l’hotspot di Bisconte sono totalmente cambiati e attendono le valutazioni della ministra Lamorgese. Nel frattempo si affrettano a chiarire che l’ordinanza di De Luca non ha alcun valore perché non è di competenza di un’amministrazione locale.

Il Viminale attento alla vicenda

Abbiamo avuto modo di confrontarci con il Viminale che ci ha confermato la volontà di risolvere al più presto la situazione riguardante il centro migranti di Bisconte- scrivono D’Angelo e D’Uva– Come già fatto in passato, abbiamo sottolineato al ministro Lamorgese la situazione e le criticità di questo hotspot, rilevando la necessità di rispettare le condizioni di sicurezza, salute e di igiene in tutte le strutture destinate all’accoglienza, non solo per i migranti, ma in particolare per i cittadini che abitano in queste zone, legittimamente preoccupati per la loro incolumità”.

Toni più morbidi del 2017

Tre anni dopo le contestazioni quindi i toni sull’hotspot si sono ammorbiditi, dal momento che i 5stelle adesso sono al governo e cercano un equilibrio tra una struttura che è davvero un inferno per i migranti (perché le cose dal 2017 ad oggi non sono cambiate strutturalmente) e l’esigenza di non arrivare allo scontro tra istituzioni. Per i due parlamentari comunque la soluzione deve passare attraverso un tavolo tecnico alla presenza della prefetta Maria Carmela Librizzi, ribadendo che i migranti sono risultati negativi al covid.

L’atto di De Luca non ha valore

E’ importante sottolineare che si sta lavorando per trovare questa soluzione- scrivono i due parlamentari- e tutti i provvedimenti posti in campo dalle autorità diverse dal Ministero dell’Interno, non hanno alcun valore. Spiace constatare, ancora una volta, l’atteggiamento sempre sopra le righe del sindaco di Messina. Spettacolarizza un tema in questo caso molto complesso, come quello degli hotspot e, in generale, dei migranti. L’impressione è che ogni volta che il primo cittadino si sente in difficoltà sul fronte amministrativo, parta all’attacco di tutto e tutti al solo fine di individuare un ‘nemico’ da criminalizzare e di spostare l’attenzione da quelli che invece sono i reali problemi, ma soprattutto le reali soluzioni. Così è stato per i famigerati ‘untori del Nord’ in piena crisi sanitaria e così è oggi su questo tema, che De Luca affronta alla maniera leghista”.

Noi sobri, De Luca fa show

D’Angelo e D’Uva ribadiscono l’importanza della collaborazione istituzionale rispetto alla propaganda ed ai colpi di scena: “preferiamo lavorare con sobrietà e senza le telecamere puntate addosso”.