I conti non tornano ed il consigliere comunale Sorrenti chiede spiegazioni

“E’ giunto il momento di dire con fermezza basta a questo scempio sociale ed economico-finanziario che si realizza da oltre un ventennio nell’indifferenza della classe politica, di governo ed opposizione”.

E’ una lunga nota costellata da interrogazioni, domande ed accuse quella che il Consigliere Comunale, Santi Sorrenti, ha inviato stamani al Sindaco Renato Accorinti.

Sul banco degli imputati l’ambigua questione del risanamento delle aree degradate di Messina, ossia quello regolamentato dalla Legge Regionale del 1990.

“Nessuno a livello comunale – scrive Sorrenti – si è mai interrogato sulle vicende del risanamento, della reciprocità dei ruoli Comune-IACP e mai è stato invocato l’intervento di organismi terzi per risalire ai danni cagionati dall’IACP alle casse comunali”.

Sorrenti si scaglia contro quello che definisce un “triste e drammatico epilogo” consumatosi a danno di tanti “disperati” costretti a vivere in tuguri malsani ed alloggi di fortuna nella più assoluta indigenza e promiscuità.

Il perché di una tale “mala gestione” sarebbe da attribuire, secondo il Consigliere, ad una classe politica di “basso profilo” che non ha fatto altro se non allargare il “buco nero della morosità” senza, peraltro, che l’Organo Regionale finanziatore vigilasse e controllasse.

Ma l’accusa di Sorrenti si unisce ad una serie di quesiti a cui il Sindaco Accorinti è chiamato a rispondere.

Che impiego ha fatto – scrive – il Comune di Messina delle sue immense risorse immobiliari? Qual è la consistenza del patrimonio abitativo da asegnare agli effettivi aventi diritto?”.

Al centro dell’attenzione vi sono numeri, conti, fitti, contratti.

Quanti sono gli alloggi del risanamento ultimati e collaudati? E quanti, invece, quelli sprovvisti di abitabilità ma stabilmente abitati dagli aventi diritto in custodia?”.

Ciò che trapela dalla nota è un’evidente richiesta di trasparenza che investe, in primis, il ruolo dello IACP.

A quanto ammontano – si legge ancora – i fitti introitati per intero e mai rendicontati? E con quali convenzioni lo IACP ha gestito in proprio tutti questi immobili senza rendere conto al Comune?”.

Quesiti a cui Sorrenti chiede risposta immediata ed esaustiva. E poi la chiosa: “Non sarebbe il caso di organizzare una squadra di vigili urbani al fine di scovare le sacche di illegalità?”.

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