Mercato ittico: meglio valorizzare l’immobile piuttosto che venderlo

Un’idea alternativa all’attuale previsione di vendita per il mercato ittico. A proporla è il coordinatore provinciale dei Giovani UDC di Messina, Carlo Vermiglio, che interviene sull’argomento con una nota.
«Da quando il Sindaco ha posto sotto la sua diretta responsabilità e supervisione l’istruttoria e il perfezionamento dei procedimenti “valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare” del Comune di Messina – scrive il giovane centrista – si è parlato soltanto di programmi di dismissione. Progetti faraonici, gare deserte, finanze del Comune al collasso».
In merito alla dismissione, con annesso cambio di destinazione, dell’immobile ex “Mercato Ittico”, Vermiglio parla di «ennesimo azzardo, peraltro in perfetta sintonia con un piano di alienazioni d’immobili pubblici che si è rivelato fallimentare e irrazionale. Siamo convinti – continua – che non si possa sempre e soltanto pensare a “ fare cassa” , senza peraltro riuscirci». Il coordinatore dei giovani Udc ritiene che bisogna «tentare la strada della valorizzazione, puntando su progetti che non escludano l’ipotesi di mantenere la proprietà dell’immobile, riconfigurandone l’attuale destinazione».
La proposta del coordinatore UDC è chiara: «L’immobile del Mercato Ittico potrebbe avere grosse potenzialità dal punto di vista commerciale e produttivo, tenuto conto anche della sua posizione strategica rispetto al terminal crocieristico e al centro Città. Stiamo valutando la fattibilità tecnico-economica di un Mercato a servizio della Città, degli operatori commerciali e delle migliaia di turisti che giornalmente varcano lo Stretto, in linea con il modello adottato in altre realtà europee. Un mercato di eccellenza che esalti le nostre produzioni tipiche, che offra punti di ristorazione e, nello stesso tempo, contempli iniziative culturali – mostre fotografiche, escursioni sullo Stretto».
«Confidiamo – conclude Vermiglio – che il Sindaco, insieme al suo plotone di esperti, adotti un serio cambio di rotta evitando così l’ennesimo fallimento annunciato per le finanze del nostro Comune».