Presidenza Camera di Commercio. L’identikit di Tutti Pazzi per Messina

L’elezione del presidente della Camera di Commercio, per le ricadute che avrà non solo sull’ente ma sull’intera città, è un evento importante. Tutti Pazzi per Messina paventa il rischio che al vertice rimanga lo stesso sistema politico e che, nel concreto, nulla cambi.

“Non vogliamo avallare, con il nostro silenzio, l'ennesimo colpo di mano che si sta organizzando alle spalle degli imprenditori di questa città – scrive l’associazione -. Nelle parole dal nuovo presidente di Confcommercio, intravediamo la possibilità che alla più alta carica di un Ente preposto allo sviluppo della città non vada un imprenditore ma un uomo che in quasi “trent’anni di attività” è stato legato al mondo della politica e delle istituzioni siciliane (libero professionista, già gravato di numerosi incarichi oltre che consulente di diversi Governi della Regione Sicilia succedutisi nel tempo come evinciamo dal sito internet dello stesso). Questo percorso, portato avanti da chi ha sostenuto la battaglia del rinnovamento e della lotta all'ingerenza della politica nella “Casa del Commercio e dello Sviluppo economico”, è un vero e proprio autogol”.

Tutti Pazzi per Messina non esprime giudizi sui requisiti di moralità del futuro presidente della Camera di Commercio, ma ribadisce che “l’unico vero alto profilo che tutti gli imprenditori unanimemente possono riconoscere è quello del sacrificio, del lavoro, del merito. Il metodo di selezione di un nuova classe dirigente deve essere per il futuro esclusivamente ispirato a reali capacità di intrapresa e a nuovi modelli di sviluppo economico”.

“Nella classe imprenditoriale messinese – conclude la nota – sono presenti persone con acclarata esperienza maturata sul campo capaci di sintetizzare le necessità delle aziende con le soluzioni necessarie per uscire dalla crisi e in grado di realizzare un piano industriale che rilanci il tessuto imprenditoriale del Messinese”.