Più produzione, nuove regole per i lavoratori, numeri e obiettivi: ecco l’Atm da 6+ di Foti e Cacciola

Atm sotto la lente dei consiglieri comunali. Dal servizio bus e tram ai progetti per i prossimi mesi, passando per i problemi di sempre, qualche lamentela, tante domande. Il direttore generale Giovanni Foti, l’assessore Gaetano Cacciola e il direttore alla Tranvia Vincenzo Poidomani sono stati i protagonisti di un dibattito in aula durante la II commissione consiliare presieduta da Simona Contestabile. I vertici di Atm e l’assessore alla Viabilità hanno snocciolato innanzitutto alcuni numeri che raccontano il lavoro dell’azienda trasporti e i progressi da quando alla guida è arrivato il direttore preso “in prestito” dalla Gtt e anche i due nuovi direttori amministrativo e alla tranvia. Hanno spiegato che tra il 2014 e il 2015 l’azienda ha conosciuto un incremento della produzione pari al 40% per i bus ed al 15% circa per i tram. È migliorata anche la gestione del personale con l'aumento degli autisti, grazie ai 30 lavoratori in più arruolati tramite l’agenzia interinale, anche se si tratta di contratti a tempo, ma su questo fronte l’attività più significativa è stata la riorganizzazione interna che, con dati alla mano, dice per esempio che l’assenteismo medio, che nel 2013 era pari a 29 giorni l'anno, è sceso a 18 giorni l'anno. Il tasso di malattia tra gli autisti rientra nella media nazionale, non si può dire lo stesso invece tra il personale precario dove invece ci sono ancora livelli troppo alti. E così, per arginare e scoraggiare questi fenomeni, spiega il direttore, si sta lavorando sul contratto nazionale. Tutto il personale che era possibile trasformare è diventato autista per colmare i vuoti di un settore carente, visto che in questo momento non è possibile assumere le 40 unità di cui ci sarebbe bisogno. Gli autisti di bus stanno acquisendo le competenze per guidare anche i tram. Foti ha spiegato anche che l'azienda sta puntando molto sulla formazione del personale, spiegando senza troppi giri di parole che molti dipendenti sono stati assunti negli anni senza competenze specifiche, creando grave danno all'azienda per inefficienza e assenteismo. Per questo motivo non sono mancati provvedimenti drastici, sofferti e impopolari, come il licenziamento di alcuni lavoratori e questo potrebbe accadere ancora.

Sul fronte delle entrate, i parcheggi blu hanno visto il 20% di aumento, ancora bassa la percentuale che arriva dalla vendita dei biglietti, al momento al 16% contro il 18% di media nazionale nel meridione. L’obiettivo è far crescere questi numeri, tutto passa dal servizio che l’azienda riesce ad erogare, quindi più bus, più chilometri, più linee servite, più utenza. Per fare questo servono più bus e oltre ai progetti già in cantiere, come l’acquisto di altri 32 nuovi bus n grazie ai finanziamenti di Ministero e Pac regionali, l’Atm guarda anche a finanziamenti europei per ampliare e ammodernare ancor di più il suo parco mezzi.

“Questi miglioramenti non colmano tutte le lacune rilevate e il cammino prefissato ancora non è compiuto” ha precisato l'assessore Cacciola. E’ lo stesso Foti a dare a se stesso un voto poco più che sufficiente con un 6+ che significa consapevolezza dei limiti attuali nell'azienda, ma anche certezza che i risultati di oggi rispetto a due anni fa sono incredibili. Tra gli obiettivi principali c’è il rispetto del contratto di servizio, strumento che regola i rapporti tra il Comune e la sua azienda trasporti e che detta le regole del trasporto pubblico cittadino. Su questa linea Foti ha comunicato buone notizie anche sul bilancio che avrebbe voci in attivo e un pareggio centrato dopo tre anni di attività. Il bilancio 2015 però non è ancora stato esitato, dunque bisognerà attendere di vedere i numeri nero su bianco per far bene i conti e rendersi davvero conto di come e quanto effettivamente l’azienda sta migliorando.

Per quanto riguarda gli autobus si prevede l'installazione di pensiline a partire dai villaggi. Si vogliono installare in tutte le fermate paline che indicano il numero della fermata e gli autobus che vi passano. Si vuole fare in modo anche di fornire l'orario di arrivo del bus ad ogni fermata, anche usufruendo di software informatici che diano in tempo reale la posizione dell'autobus e l'orario di arrivo alla fermata dello stesso. Un laureando dell'Università di Messina sta già collaborando con l'azienda per rilevare tutti questi dati. Si sta predisponendo anche una mappa del centro città per dare info utili agli utenti, per esempio su quali mezzi e quale linee scegliere per arrivare alla propria destinazione.

Una grande piaga resta il portoghesismo e l’alto tasso dei furbetti del biglietto. In questi mesi è stato più volte usato il pugno duro a bordo di bus e tram, le cattive abitudini però sono dure a morire e dunque si stanno mettendo a punto alcune strategie per evitare che a bordo ci sono siano viaggiatori che non hanno pagato: si entrerà solo dalla parte anteriore degli autobus per fare vedere il biglietto all'autista e si metteranno dei tornelli. Si prevede anche un sistema di biglietto elettronico intercettando nuove linee di finanziamento per aiutare l'autista a fare i controlli ed implementare il pagamento dei biglietti.

Capitolo Metroferrovia: Foti e Cacciola ricordano che è stato attivato un tavolo di lavoro con Trenitalia. Il ragionamento vuole salvaguardare il cliente che chiede di arrivare in fretta a destinazione e calmierare i costi del biglietto. Si sta costruendo un orario di integrazione fra metroferrovia e linee atm, si sta cercando anche di creare una nuova domanda nelle fasce orarie "morbide" a patto che la metroferrovia viaggi più veloce facendo solo tre fermate da Giampilieri alla stazione centrale, affinché si arrivi in 7 minuti in centro dalla periferia sud. La speranza è di partire con questo servizio entro fine anno per garantire ai villaggi un mezzo diretto alla mattina ed alla sera. Nelle altre fasce si prevede sempre l'inter modalità metroferrovia e bus.

Dunque tante idee e progetti chiari che però si potranno vagliare solo nel tempo. Il primo vero banco di prova sarà il bilancio 2015, ormai in dirittura d’arrivo.

Di Atm è tornato a parlare anche il sindacato Orsa che annuncia un agosto con buste paga più pesanti per i lavoratori che hanno presentato ricorso legale contro l’erronea applicazione della Legge Brunetta (122/2010) istituita per bloccare gli scatti di anzianità e gli avanzamenti parametrali. “Prima di adire le vie legali, l’Orsa aveva più volte avvisato che la legge non era applicabile ai lavoratori Atm, ma l’ormai proverbiale arroganza della dirigenza aziendale, che fa il paio con la preoccupante supponenza del competente assessorato comunale, hanno costretto i lavoratori a rivolgersi al giudice che si è pronunciato a loro favore. Ai primi ricorrenti è stata versata una parte della somma dovuta (circa 700 euro) nella busta paga di agosto, le somme da restituire ai lavoratori variano da 1800 a 2500 euro ciascuno, a carico delle casse aziendali gravano anche le spese legali che si potevano evitare con un sereno confronto sindacale, ormai assente in Atm”. La battaglia legale del sindacato potrebbe ampliarsi anche per i gravi problemi di sicurezza dei mezzi pubblici, primo fra tutti il cattivo funzionamento dei climatizzatori in piena stagione estiva, e turni di lavoro con straordinario imposto d’ufficio per assenza di personale.

Francesca Stornante