Il Cga “conferma” la sentenza del Tar: illegittima l’autoproroga del rettore e degli organi governo

Secondo grado di giustizia, secondo round. Ed ancora una volta il rettore dell’Ateneo peloritano, Francesco Tomasello, va al tappeto. A colpirlo, come un boomerang che torna indietro e fa male, quel provvedimento che lui più di tutti ha voluto : la modifica dell’articolo 57 del vecchio statuto ( pre-Gelmini ed ancora in vigore ) con cui Senato accademico e Cda hanno deliberato, all’inizio del 2010, il prolungamento di un anno del mandato del magnifico e di quello di tutti gli altri organi di governo. Su quel provvedimento si era già espresso il T.A.R. di Catania che, con sentenza n. 2586/2011, lo aveva giudicato illegittimo, accogliendo il ricorso proposto da un gruppo di docenti e dipendenti dell’Ateneo. Oggi, la sentenza del tribunale ammnistrativo trova conferma anche nella decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana che, in sede cautelare, con ordinanza n. 132/2012 del 24 febbraio ha respinto l’appello presentato dall’Università di Messina e dal Ministero, che ne avevano chiesto l’immediata sospensione, paventando danni gravi ed irreparabili a causa della mancata proroga degli attuali vertici di governo dell’Ateneo.
Il CGA, con motivazione quanto mai ampia in sede di sospensiva, ha confermato l’efficacia e la validità delle statuizioni del T.A.R. catanese, precisando che «l’appello non è assistito da adeguato fumus boni juris, nella parte in cui è volto a censurare il capo n. 2 della sentenza gravata, potendo apparire (che) la modifica dell’art. 57 dello Statuto universitario (pur con il modesto temperamento dell’art. 57–bis) si atteggi come una >, priva di ogni generalità e astrattezza, e come tale in contrasto con il principio che nessun organo collegiale può, al di fuori di una previsione normativa che lo preveda e consenta, prorogare se stesso con provvedimento amministrativo».
Si tratta di una severa “censura” dei provvedimenti impugnati , che di fatto hanno impedito all’Ateneo di rinnovare i propri organi di governo alla naturale scadenza. Anche questo secondo verdetto viene accolto con grande soddisfazione dai ricorrenti, che non solo continueranno a seguire questa battaglia legale ma combatteranno con ogni mezzo anche la proroga bis del rettore, vale a dire quella sancita nel nuovo Statuto dell’Università attualmente al vaglio del Ministero, che nei prossimi giorni dovrebbe concludere il proprio esame e rendere note le proprie osservazioni . La primavera è porte alle e sul fronte dell’Università si attendono giorni caldi. E non dal punto di vista meteorologico. (DLT)

IN ALLEGATO L’ORDINANZA DEL CGA