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“Il cancro, mio marito col covid. Crollo, rivedo la luce, ma l’Asp chiude il supporto psicologico e sono in ansia”

MESSINA – “Ho saputo ieri che non potrò continuare più le sedute con il dottore Fabio Manenti per la chiusura del Supporto psicologico dell’Asp di Messina ed oggi sono entrata nell’ansia più totale”.

Rosamaria racconta la sua storia, emblematica, che l’ha vista precipitare nel tunnel della disperazione. Ma quando sembrava che stesse rivedendo la luce ecco che arriva l’imprevisto.

La donna parte dalle origini della sua storia. “Mio marito – spiega – si è ammalato di Covid sul lavoro nel momento più difficile della mia vita. Mi era stato diagnosticato un cancro ed avrei dovuto iniziare le terapie dopo pochi giorni dell’inizio della sua quarantena. Abbiamo dovuto di corsa affittare un’altra casa per lui, io non potevo permettermi di contrarre il Covid perché avrebbe significato rinviare le mie cure salvavita. Lui – prosegue Rosamaria – è rimasto positivo per più di un mese ed io sola a casa con due bambini piccoli (sono di origine calabrese e qui non ho alcun legame familiare). Ho iniziato la mia prima chemioterapia da sola, in lacrime senza il sostegno di mio marito, le nostre chiamate al telefono erano di disperazione, lui che voleva aiutarmi e non poteva farlo. La notte dopo la chemioterapia è stata infernale, vomitavo di continuo e mi girava forte la testa, i bambini era atterriti da queste scene. I giorni passavano io con i miei effetti collaterali della chemioterapia e mio marito distante da me, entrambi moralmente a terra. In questo momento ho iniziato il mio percorso con il dott. Manenti, quando la vita mi aveva messo in ginocchio e non riuscivo a rialzarmi, lui è arrivato e mi ha “preso per mano” ed è riuscito a farmi rialzare, abbiamo lavorato ed ancora stiamo lavorando tanto con la mia mente, con le mie paure, con le mie ansie e fragilità. Mi sta insegnando ad entrare in ospedale senza avere angoscia, ad affrontare la mia malattia con positività, a gestire i miei attacchi di panico. Eppure fino a qualche mese fa io non pensavo che sarei riuscita a sorridere nuovamente, a fare la spesa senza essere terrorizzata dal Covid, ad entrare nella stanza delle chemioterapie senza piangere.

In tanti – riflette Rosamaria – penseranno che ciò non importa oppure che io sia esagerata e forse pure questa mia email verrà cestinata, ma per me il percorso che ho intrapreso con il dott. Manenti è fondamentale per la mia salute mentale. Io non posso continuare il mio percorso con un altro specialista, non è come cambiare ortopedico, cardiologo o altro, si tratta di un rapporto di continuità psicologica, ci sono delle tappe e dei processi che per me è ormai impossibile percorrere con un altro psicologo-psicoterapeuta. Questo servizio offerto dall’Asp mi ha salvato ed ora è la stessa Asp che mi riporta nel buio. Non sono molto brava con le parole, ma spero – conclude Rosamaria – che possano arrivare nel cuore di qualcuno che concretamente possa aiutare me e tante altre persone”.