cronaca

Il Sistema Sanità al Papardo, processo per l’ex onorevole Catalfamo

MESSINA – Si divide in due l’inchiesta sul “sistema sanità” all’ospedale Papardo e le presunte pressioni della politica per assunzioni e appalti nella scorsa legislatura regionale. Per il principale protagonista, l’ex onorevole regionale Antonio Catalfamo, e la dirigente sanitaria Francesca Paratore è già in vista il processo, fissato al prossimo marzo. La Procura di Messina alla fine degli accertamenti ha infatti chiesto ed ottenuto il rito immediato per entrambi, mentre va avanti il procedimento che riguarda gli altri indagati.

Il processo

Per l’accusa di tentata corruzione infatti, secondo il sostituto procuratore Marco Accolla, ci sono le prove del reato e la fase del vaglio preliminare non è necessaria. Il pubblico ministero titolare del caso ha quindi chiesto appunto il rito immediato. Ora i due, assistiti dagli avvocati Tommaso Calderone e Giuseppe Lo Presti, potranno scegliere se affrontare il processo o optare per un rito alternativo, chiudendo in fretta il primo grado.

L’inchiesta

L’indagine della Guardia di Finanza è sfociata, la scorsa estate, negli arresti domiciliari per entrambi, che si sono sempre dichiarati innocenti rispetto ai reati contestati. Spiccati altri due avvisi di garanzia: per il giornalista Santi Cautela e l’assessore del comune di Barcellona Angelita Pino. Proprio l’impiego del professionista al Papardo e un eventuale incarico alla componente di Giunta della città del Longano sono state tra le vicende intercettate dai finanzieri, che hanno cominciato a vagliare alcuni passaggi, nell’ambito della sanità messinese, dopo la trasmissione di atti da parte dei colleghi palermitani, da tempo impegnati nel monitorare appalti in sanità regionale.