Politica

Il turbolento percorso del Pd messinese verso il Congresso

di Carmelo Caspanello
MESSINA – Appare travagliato il cammino del Pd messinese verso il congresso cittadino. Non c’è una visione univoca sul nome del futuro segretario, in particolar modo nell’area che ha come riferimento la leader nazionale Schlein. Le candidature al momento potrebbero essere due e riguarderebbero Armando Hyerace e Domenico Siracusano, tornato nel Pd dopo l’esperienza in Articolo Uno. Una situazione dalla quale potrebbe trarre benefici la già parlamentare nazionale Maria Flavia Timbro. E non solo. In questo contesto si fa spazio anche l’asse Molonia-Rella.

L’altro fronte interno è quello della “mozione Bonaccini”. In questa direzione circola qualche indiscrezione e riguarda il nome di Calogero Leanza. Il deputato regionale starebbe sondando il terreno per una sua candidatura. Questo il quadro che si registra tra i dem peloritani, la cui assemblea lo scorso 26 gennaio, alla presenza del segretario regionale Barbagallo, ha avviato il percorso verso il rinnovo dei vertici del partito.

IN ATTESA DELLA DATA DEL CONGRESSO

A più di un mese di distanza non si conosce ancora la data del congresso e c’è chi sostiene, all’interno del Pd, che potrebbe addirittura slittare a giugno, dopo le elezioni europee. Dicevamo di un percorso travagliato, in cui si inserisce la polemica dei giovani democratici in seguito all’elezione di Mario Greco, consigliere comunale di Enna, a segretario regionale Dg, avvenuta per acclamazione nelle scorse settimane. Una elezione che ha suscitato polemiche anche a Messina e che in un documento dei Gd di Agrigento, Trapani, Caltanissetta, e Siracusa viene definita “illegittima”. Ipotesi respinta dal neo segretario Gd Greco.

IL COORDINAMENTO PROVINCIALE

Ieri sera, intanto, è tornato a riunirsi il Coordinamento provinciale del Pd (elettolo scorso luglio e composto da Giacomo D’Arrigo, Antonella Russo, Calogero Leanza, Lucia Tarro, Domenico Siracusano, Armando Hyerace e Patrizio Marino). Al centro del dibattito il Regolamento, che bisogna necessariamente votare per giungere all’appuntamento congressuale (potrebbe essere esitato nel corso della prossima assemblea) e il “caso” tesseramento cartaceo, le cui procedure del coordinamento provinciale sono state stigmatizzate già all’inizio di febbraio in una lettera indirizzata ai vertici regionali del partito dal segretario del circolo di Savoca, Sergio Trimarchi, dal vicesegretario del circolo di Gioiosa Marea, Antonina D’Agati, dal vicesindaco di Casalvecchio Siculo, Antonino Santoro, da Donatella Molino di Sant’Alessio Siculo e dagli iscritti al circolo di Messina Alessandro Russo, Placido Teresano, Giuseppe Vitarelli, Andrea Celi e Francesco Carabellò.

IL “CASO” TESSERAMENTO

Chiedono “trasparenza” e sostengono che il “coordinamento provinciale non è stato in grado di dare direttive univoche, come altre federazioni provinciali hanno fatto” organizzando “apposite giornate e iniziative, condividendo date e luoghi con il coordinamento al fine di renderle pubbliche. Così facendo si dava la possibilità a tutti i cittadini di potersi iscrivere ed evitare simili discriminazioni. Abbiamo chiesto più volte, anche rivolgendoci all’organizzazione nazionale e regionale, di fruire della possibilità di poter effettuare il cosiddetto tesseramento cartaceo, vista anche l’età media anagrafica dei nostri iscritti e la farraginosità della procedura d’iscrizione, senza, tuttavia, avere riscontri positivi. Pertanto, i tesserati iscritti ai nostri Circoli hanno effettuato esclusivamente la procedura online, come da regolamento sul tesseramento anno 2023”. Il cammino verso il Congresso prosegue…