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Il Wrestling “Un mondo scenico, vero e pieno di colpi di scena”

“Un mondo scenico, vero e pieno di colpi di scena”. Così Giuseppe Campagna, in G-King, definisce il wrestling, sport da lui iniziato a praticare a partire dai 14 anni.

Dopo sette anni di duro lavoro e allenamento riesce a diventare il primo campione della Real Italian Wrestling, accademia di wrestling sotto la guida di El Nazareno (Nazario Carbone), conosciuto anche come Black Mask,Vlad e John Arkham in NWE.

“Una vittoria spiega G-King –che di fatto ha dato una svolta nella mia carriera agonistica. Le persone non solo mi guardavano con occhio diverso, ma in quel momento rappresentavo anche la promotion a cui appartengo, non solo nel contesto del ring, ma anche in radio o in qualsiasi altro contesto dove ti devi presentare con la cintura”.

Originario di Messina, ma da un paio di anni in Francia dove lavora nel campo della ristorazione, Campagna afferma che “con la cintura ho rappresentato e rappresento anche il Sud Italia, una realtà dove non sempre fanno spettacoli consecutivi di questa disciplina”.

Sbagliato – dichiara – dare una etichetta a questa disciplina che non ha nulla a che fare con la violenza. Ogni atleta recita una parte, quella del buono e del cattivo. E’ spettacolo fatto da atleti che quotidianamente si allenano per compiere dei gesti, delle mosse, delle acrobazie, che se non compiute correttamente possono portare agli atleti stessi dei danni fisici, sia da parte di chi la la subisce, sia da parte di chi la compie”.

L’invito dunque è quello di non ripetere a casa ciò che si vede in tv o nel corso degli spettacoli dal vivo. I wrestler non rispondono alla violenza con altra violenza, ma con la via del dialogo.

“Aiutare le fasce più deboli – spiega l’atleta – è stata sempre una mia prerogativa e attraverso l’associazione onlus “Gli Invisibili”, abbiamo avuto modo di organizzare lo spettacolo di beneficenza per Paolo Chillè, ragazzo di Messina affetto da una rara forma di tumore che, grazie a quello spettacolo e ai fondi raccolti, è volato in California per avviare le cure sperimentali del caso. Sono dell’idea – continua Campagna – che la beneficenza è più corretto farla in silenzio e tante sono state le famiglie e i ragazzi che, nel corso di questi anni ho aiutato, organizzando anche spettacoli no profit”.

Un mondo quello del wrestling che negli ultimi anni si è aperto anche al campo femminile e tante sono le ragazze che praticano questa disciplina. All’interno della Real Italian Wrestling ne sono un esempio “Tenebra”e “Alexis”.

A riguardo “G-King” spiega che le donne, nel mondo degli sport considerati un tempo solo maschili, abbiamo trovato una forma di riscatto poichè oltre ad ottime wrestler, ci sono ottime giocatrici di calcio, di rugby, di basket.

Oltre ad essere nel campo della ristorazione e del wrestling, G-King è anche rapper, appartenente alla crew “Rap Pirata”, fondata dal noto rapper italiano “Inoki Ness”, pseudonimo di Fabiano Ballarin. Suo idolo Eminem, criticato da tutti.

“Nel rap – afferma – non devi avere paura di dire parolacce, è una musica che nasce come protesta, quindi puoi usare un linguaggio un pò più povero, poichè lo scopo è quello di arrivare a tutti. Iniziai con youtube, scaricando basi e provando a scriverci sopra qualcosa di mio. Grazie al mio amico Andrea Oliva (produttore), ho avuto la possibilità di pubblicare i miei brani. G-King in realtà non è altro che un me stesso estremizzato, mentre Giuseppe deve stare più tranquillo e vivere una vita serena, G-King è l’esatto opposto”.

Tra i suoi obiettivi futuri ci sono il ritorno alla forma fisica, il ritorno agli spettacoli di wrestling, il ritorno alla produzione di musica e l’organizzazione di qualche altro mega evento di beneficenza a Messina.