Piano regolatore portuale. Da tre mesi l’Authority aspetta l’atto dalla Regione

Era il 26 gennaio 2016 quando la Regione, il Comune, l’Università e l’Autorità Portuale firmavano il Patto per la Falce. L’obiettivo era quello di dare tempi certi per la bonifica dell’area, l’approvazione del Piano regolatore portuale e, in seguito, per restituire alla città una zona preziosa rimasta per troppo tempo off limits.

Qualche passo in avanti, soprattutto rispetto al nulla degli ultimi anni, è stato fatto ma si è proceduto troppo a rilento rispetto alle previsioni. La firma che darà avvio al piano di caratterizzazione della Zona Falcata sarà apposta la prossima settimana, quando il commissario De Simone rientrerà da Miami. L’Autorità Portuale ha fatto un incarico sotto soglia all’Università per un affiancamento nella redazione di relazioni, raccolta e analisi critica dei risultati. Gli approfondimenti saranno invece affidati con procedura separata.

Se, dunque, l’analisi per la bonifica della Zona Falcata è pronta a partire, il momento di impasse riguarda il Piano regolatore portuale. I termini per la presentazione delle considerazioni da parte dei vari enti sono scaduti a metà dicembre. Sulla base di queste osservazioni, da tre mesi la Regione avrebbe dovuto scrivere all’Autorità Portuale, chiedendo di sistemare definitivamente il rapporto ambientale e di pubblicarlo. Dopo la pubblicazione, ci saranno 60 giorni di tempo durante i quali chiunque, anche i liberi cittadini, potranno avanzare osservazioni. Scaduti anche i 60 giorni, si dovrà esaminare il tutto e finalmente emettere la Valutazione Ambientale Strategica, ultimo passaggio per l’approvazione del Piano regolatore portuale.

"Non abbiamo avuto più notizie – dice il segretario generale dell'Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina -, ci avevano promesso una lettera che non è mai arrivata. Potrebbe esserci qualche procedimento normativo per accelerare i tempi ma aspettiamo gli atti ufficiali".

(Marco Ipsale)