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Impianti di telefonia mobile a Sperone. La denuncia del Gruppo PEAT

Tutela della salute e dell’ambiente. È quanto chiedono  gli esponenti del Gruppo Spontaneo PEAT, che denunciano il proliferare di impianti per la telefonia mobile nella zona di Sperone e villaggi limitrofiUna denuncia lunga anni visto che già nel 2015 il Gruppo Spontaneo PEAT  ha presentato all’URP di Palazzo Zanca una petizione popolare sottoscritta da 316 firmatari per chiedere la sospensione immediata del rilascio di ulteriori autorizzazioni e attivazioni di installazioni di impianti di telefonia mobile. Tuttavia negli anni le richieste di intervento dei residenti di Sperone,Serri,Faro Superiore,Papardo,S.Agata e Ganzirri, sono rimaste inascoltate. Al contrario il numero degli impianti radiotelefonici è aumentato,e non solo nella zona ma su tutto il territorio comunale.

A preoccupare i residenti l’aumento all’esposizione di campi e onde elettromagnetiche, visto che negli anni l’installazione dei ripetitori è stata autorizzata a ridosso delle abitazioni, e vicino a zone sensibili quali asili, scuole,chiese, ospedali e arie di aggregazione. Oltre che il rischio legato all’emissioni, i residenti denunciano anche l’assenza di segnaletica,illuminazione e di tutti i dispositivi di sicurezza quali barriere di protezione,centraline di monitoraggio e segnalatori luminosi e sonori, che secondo le normative dovrebbero essere poste nei pressi degli impianti. Negli anni si è più volte ricorso, inoltre, all’intervento dei Vigili del Fuoco allertati dai residenti spaventati dall’oscillazione dei ripetitori causata da forti raffiche di vento.

Come chiarito dal portavoce del Gruppo PEAT, Massimo Giordano, oltre che la propria incolumità e la propria salute, i residenti cercano di tutelare il territorio sottolineando l’impatto negativo che la presenza di questi impianti ha sull’ambiente considerato che nelle vicinanze si trovano zone sottoposte alla tutela della Soprintendenza e Zone di Protezione Speciale, ma anche i danni materiali legati al deprezzamento del valore di mercato dei loro immobili.

“Quello che chiediamo-ha sottolineato Giordano– è la verifica e il monitoraggio di tutti gli impianti esistenti e dei valori di emissioni rilasciati da essi. Ma cosa più importante l’attivazione di piani di risanamento previsti dalle normative vigenti”.

Secondo la Legge quadro sulla protezione dalle esposizione a campi elettrici,magnetici e elettromagnetici, dal 2001 i Comuni hanno la facoltà di adottare un regolamento che disciplini il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti così da minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Ad oggi il Comune di Messina risulta sprovvisto di questa regolamentazione. Tuttavia, una prima bozza di un Regolamento per l’installazione degli impianti di teleradiocomunicazione e per la tutela della popolazione dai campi elettromagnetici, presentata da Giovanni Caruso, è all’esame della Commissione Ambiente, in attesa dei pareri dei dirigenti dei dipartimenti competenti.

In attesa dell’approvazione del Regolamento, il Gruppo Spontaneo PEAT chiede con urgenza l’intervento in autotutela del sindaco De Luca, al fine di garantire la tutela della sicurezza cittadina , della salute e dell’ambiente avviando la sospensione e la rimozione cautelativa degli impianti considerati pericolosi. Per questo risulta necessario avviare la realizzazione di un nuovo censimento degli impianti disposti su tutto il territorio cittadino, oltre che il censimento di tutti i proprietari di terreni, case e immobili della zona così da garantire loro un rimborso o sgravio dalle tasse per tutto il periodo di permanenza delle installazioni.