Accorinti e Lo Monaco: a caccia di formule per “risanare” il San Filippo

L’incontro è stato solo interlocutorio ma è servito a gettare le basi per una collaborazione immediata. Il patron dell’Acr Messina, Pietro Lo Monaco, accompagnato dal figlio Vincenzo, e dal vicepresidente Niki Patti, ha parlato per più di un’ora con il neo sindaco Renato Accorinti, affrontando parecchie tematiche. La più importante non poteva che essere la gestione dello stadio San Filippo. Le parti hanno chiaramente sottolineato le difficoltà di tenere “in forma” uno stadio progettato per la serie A, ma che negli anni ha pagato l’incuria e i tanti limiti strutturali legati alla lunga costruzione.

Lo Monaco e gli altri dirigenti hanno illustrato al primo cittadino tutte le problematiche di cui “soffre” l’impianto di proprietà del Comune, a partire dalle infiltrazioni d’acqua, proseguendo con la viabilità e ancora con gli esosi costi per le utenze. Accorinti, che da tempo non visita il San Filippo e quindi ha “diligentemente” preso appunti, ha fatto sapere che già nelle prossime ore si attiverà per studiare le lacune più profonde, per provare ad affrontarle in collaborazione con il club. «Incontrerò il capo del Genio civile, Gaetano Sciacca, già con lui mi confronterò su alcune questioni», ha fatto sapere Accorinti. Lunedì, inoltre, vi sarà un tavolo tecnico con gli assessori competenti per capire tempi e costi per eventuali interventi. Tra questi, non va dimenticato il collaudo decennale. Concordate subito opere di scerbatura nelle aree limitrofe.

Prospettate anche alcune ipotesi per recepire risorse e permettere al club di agire sullo stadio. Accorinti ha premuto sul patto dei sindaci per lo sblocco di fondi europei per l’allestimento di pannelli fotovoltaici sugli immobili pubblici, includendo anche il San Filippo. «Potrebbe agevolare la costruzione della copertura in tribuna», ha aggiunto il patron Lo Monaco. Inoltre, lo stesso sindaco, ha rivelato che si è discusso anche di una possibile realizzazione di nuovi impianti: «Magari proprio nell’area dello stadio, bisogna capire quali sono le aree di proprietà di Palazzo Zanca». E Lo Monaco: «Potrebbe essere un’idea far nascere un centro sportivo». Solo sfiorato l’argomento convenzione, che verrà sicuramente approfondito più avanti, quando ci saranno le basi. In questo momento si parte da zero. «Stiamo parlando di una struttura fatta male e sviluppata peggio», ha evidenziato l’ex dirigente del Catania.

«Come con le altre istituzioni, non vi sono parti, ma andiamo nella stessa direzione per il bene comune, in questo caso la squadra della città – ha commentato Accorinti -. Ho tenuto per me la delega allo sport perché so quanto può essere importante per una città, io dello sport non ho l’assessorato, ce l’ho nelle vene. Sono importanti le realtà di vertice ma anche quelle che praticano attività di base, formative per i più piccoli». Il sindaco, che da piccolo è stato peraltro anche tesserato dell’Acr Messina nella squadra Allievi, sembra avere incassato la simpatia di Lo Monaco: «Devo dire che dal primo momento che l’ho visto in tv mi ha colpito per la sua tenerezza nell’approccio ma anche per la sua passione. Continuo ad essere diffidente nei confronti della politica, credo sia la scienza del non fare niente. Però Accorinti non lo considero un politico». Il patron dell’Acr ha invitato il sindaco per il primo incontro stagionale al San Filippo, ad agosto, contro il Trapani.