Biostabilizzatore e discarica, a Pace possono iniziare i lavori. Ialacqua: “Svolta importante”

“Una svolta importante che consentirà alla nostra città di avere impianti all’interno del proprio territorio e rendersi finalmente autonoma dai padroni delle discariche private, senza rimanere “strozzata” dall’emergenza rifiuti regionale che ci costringe a rivolgerci ad impianti lontani centinaia di chilometri da Messina, con elevati costi ambientali ed economici”. Con queste parole l’assessore Daniele Ialacqua ha salutato la notizia dell’affidamento definitivo dei lavori dell’impianto di biostabilizzazione a Pace. Un iter che il Dipartimento Ambiente e Rifiuti della Regione aveva riaperto alla fine del 2013, un bando da oltre 12 milioni di euro e una procedura di gara durata oltre un anno. Dopo alcuni mesi serviti agli uffici palermitani per gli accertamenti sulle ditte che avevano presentato domanda adesso è arrivata l’aggiudicazione finale, i lavori dovrebbero durare circa 10 mesi e prevedono la realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione, dell’impianto per lo smaltimento del percolato e della discarica annessa.

Si tratta di uno dei tasselli fondamentali del percorso avviato dall’amministrazione Accorinti nel settore dei rifiuti, nonostante proprio questo progetto pochi anni fa fosse stato osteggiato dallo stesso assessore Ialacqua che però ha sempre difeso la scelta di puntare all’impianto di Pace come unica soluzione per sperare di rendere Messina autonoma dalla schiavitù di un sistema rifiuti regionale in continua emergenza. Nei mesi scorsi l’assessore all’Ambiente ha definito l’impianto di Pace come il “male minore” e guai a chiamarla discarica, come hanno provato a fargli notare i suoi stessi compagni ambientalisti di mille battaglie. “Quella di Pace non è una discarica vecchia maniera” ha sempre puntualizzato Ialacqua, le polemiche però non si sono spente, anche se questo non ha impedito di continuare a battere questo percorso che oggi porta l’aggiudicazione della grande gara d’appalto e dunque anche il count-down per l’inizio dei lavori.

Ancora oggi l’amministrazione non nasconde le criticità della scelta del sito di Pace per la nascita dei nuovi impianti, ma si è deciso di andare oltre e non tenere in considerazione il fatto che quella zona sia posta sotto vincolo Zps, ed è quindi a protezione speciale. Un aspetto su cui hanno dato battaglia i Verdi, diverse associazioni e anche la rappresentate del Wwf di Messina Anna Giordano (vedi articolo correlato), che ha anche presentato un esposto in Procura per segnalare alcune anomalie nelle procedure di gara espletate in questi mesi. Un passaggio che l’amministrazione Accorinti non ha sottovalutato, tanto da dichiarare che “se l’iter del procedimento, avviato alcuni anni fa, dovesse essere viziato da illegittimità o illegalità, così come paventa qualcuno, saremo i primi a chiedere il blocco dei lavori”. Difficile però credere che dopo tanti mesi e l’aggiudicazione definitiva che Palazzo Zanca aspettava con grande apprensione, ci sia l’intenzione di fermare di nuovo tutto e perdere altro tempo.

Adesso però , incassata la buona notizia, la vera urgenza è capire chi dovrà continuare a gestire il servizio rifiuti, visto che il 30 giugno scadranno tutte le autorizzazioni per Messinambiente.“Adesso bisogna accelerare per la nascita della nuova società che gestirà il ciclo dei rifiuti e per il progetto porta a porta da estendere quasi a metà territorio comunale. Si completerà così il ciclo virtuoso che ci consentirà di fare raccolta differenziata spinta, ridurre la quantità di rifiuti da destinare in discarica, utilizzare l’impianto di biostabilizzazione e discarica in città, ridurre sensibilmente i costi di gestione e la Tari”.

Buoni auspici che l’assessore Ialacqua ripete da due anni e che a questo punto dovranno necessariamente passare dalla realizzazione di questo impianto che, nei progetti di questa amministrazione, rappresenterà la panacea di tutti i mali del difficilissimo settore rifiuti. E visto che ormai i giochi sono fatti non resta che aspettare pazientemente l’inizio di questi lavori che trasformeranno Pace in una cittadella dei rifiuti, non in una discarica. Anche se Anna Giordano, nei suoi recenti interventi ha parlato senza mezzi termini di discarica a tutti gli effetti.

F.St.