Bilancio di previsione 2015, commedia alla messinese senza fine

Il Commissario ad acta, Nicolò Lauricella, era stato chiaro: entro dieci giorni dalla sua nota (datata 3 febbraio) l’amministrazione doveva predisporre sia il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi sia la delibera con la rimodulazione dello schema di bilancio (vedi qui). Entrambi i provvedimenti dovevano, quindi, essere immediatamente inviati al Collegio dei revisori dei conti di Palazzo Zanca per il parere contabile.

Tuttavia, scaduto oggi il termine concesso dal funzionario regionale, sulla scrivania dei revisori è arrivata soltanto la determina sul riaccertamento dei residui, e per di più incompleta. Per i presidenti Dario Zaccone e gli atri due componenti , Federico Basile e Giuseppe Zingales non è sufficiente la determina predisposta dal ragioniere generale Antonino Cama, contenente i residui complessivi dei vari Dipartimenti comunali , e già da giorni sollecitano le determine dei singoli Dipartimenti per effettuare le verifiche incrociate, necessarie per svolgere a pieno la loro funzione di controllo contabile. I revisori hanno già scritto a Cama, ma rimangono ancora in attesa di avere tutta la documentazione. Per quanto riguarda la delibera di rimodulazione dello schema bilancio , invece, la giunta Accorinti è ancora inadempiente.

Le richieste del commissario Lauricella, dunque, non sono state esaudite o comunque lo sono state solo parzialmente. Eppure , secondo l’assessore al bilancio nonché vice-sindaco, Guido Signorino, l’amministrazione ha adempiuto pienamente al proprio dovere, tanto da decidere di “autosospendere “, già giovedì scorso, il termine imposto dal commissario ad acta, «che ricomincerà a decorrere dal momento dell’acquisizione del parere che sarà espresso dal Collegio dei revsiosri dei conti , propedeutico all’approvazione della stessa delibera da parte della Giunta Comunale».

In pratica, con la nota firmata l’11 febbraio – indirizzata direttamente a Lauricella e per conoscenza alla presidente del Consiglio Comunale , Emilia Barrile, al segretario generale, Antonio Le Donne, al ragioniere generale ed al Collegio dei revisori dei conti – Signorino ha autonomamente decretato che il termine è «da intendersi sospeso» , perché per lil vice-sindaco è sufficiente il riaccertamento dei residui , anche se i revisori ritengono il provvedimento “monco” ed anche se la giunta non ha ancora esitato la delibera con lo schema di bilancio, come espressamente richiesto dal funzionario regionale. Sulla procedura avviata dal vice-sindaco, si mostra piuttosto perplesso il presidente dei revisori dei conti Zaccone, che commenta: «Non è consueto che chi viene diffidato a rispettare un termine decida poi autonomamente di sospenderne gli effetti. Aspettiamo adesso la risposta del commissario Lauricella».

Dura anche la reazione del gruppo consiliare del Pd: «Registriamo – si legge in un comunicato stampa – una presa di posizione che definiamo di ingiustificata “supponenza istituzionale” del Vicesindaco Signorino, il quale, anziché cospargersi il capo di cenere per essere egli stesso il principale responsabile dell’attuale blocco delle casse comunali, addirittura ritiene di poter dettare tempi e modi della procedura di commissariamento, imponendo lui stesso (soggetto controllato dalla Regione) al commissario Lauricella (soggetto controllore) i tempi e modi di tale commissariamento».

Per capire cosa succederà adesso, bisognerà attenere la risposta al commissario ad acta, che dovrà esprimersi sulla sospensione del termine decretata, in piena autonomia, da Signorino.

La vicenda del bilancio di previsione 2015, la cui mancata adozione sta creando notevoli problemi alla attività dell’ente – si è trasformata in qualosa che va oltre una telenovela a puntate. Sta diventando una commedia alla messinese senza fine. Continuando di questo passo, il previsionale del 2015 non verrà alla luce prima di marzo inoltrato. Quando cioè, secondo le ottimistiche previsioni contenute nell'ultimo comunicato di Signorino, dovremmo avere già il previsionale 2016. Tanto, "sparare" i numeri non costa niente, è farli quadrare negli atti contabili e finanziari la cosa difficile…

Danila La Torre