Piazza Muricello: l'intitolazione alle vittime della strada e sul lavoro

Piazza Muricello: l’intitolazione alle vittime della strada e sul lavoro

Piazza Muricello: l’intitolazione alle vittime della strada e sul lavoro

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sabato 12 Agosto 2017 - 10:14

Dopo l'adozione di una piccola aiuola dedicata a Lorena Mangano, arriva l'intitolazione dell'intera piazza e la riapertura della fontana.

Piazza Muricello diventerà il luogo simbolo del ricordo per le vittime della strade sul lavoro. Situata a pochi metri dal luogo del terribile incidente che, in una notte della scorsa estate, tolse la vita alla giovane orlandina Lorena Mangano, Piazza Muricello, in una cerimonia di questa mattina, è stata adottata dai tiratori della Vara, che insieme a molti esercizi commerciali della zona, hanno deciso di intitolarla a tutte le vittime della strada e sul lavoro.

Inoltre, grazie al lavoro dei tecnici della società Caronte&Tourist, è stata riattivata la fontana della Piazza, spenta da diverso tempo, e la stessa società della famiglia Franza, si è presa l'impegno di occuparsi della manutenzione periodica della fontana, affinché possa continuare sempre a funzionare.

Alla cerimonia, oltre i genitori di Lorena Mangano, sono stati invitati i genitori di Rosario Costa, il giovane ciclista rimasto ucciso in uno scontro con un autocompattatore, sulla litoranea, durante un allenamento, ed i genitori della piccola Rebecca Lazzarini, la quattordicenne uccisa sulla starda statale 113, all'altezza di Mili, dalla folle corsa di un'auto. Un modo per ricordare le giovani vite scompare a causa di incidenti o vere e proprie irresponsabilità, un modo per rendere omaggio e per impegnarsi affinché certe tragedie non accadano più.

Sono state coinvolte e hanno presenziato all’evento anche le Associazioni AIFVS, nella figura della presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni ed “Angeli sull’asfalto” della presidente Lucilla Barbasini. All’intitolazione dell’area verde sono stati invitati ed interverranno, infine, il Presidente del Consiglio Comunale di Messina, Emilia Barrile, i componenti del Comitato Vara, l’architetto Nino Principato e il presidente di Confcommercio, Carmelo Picciotto.

2 commenti

  1. Sono a favore di mantenere il ricordo dei lavoratori deceduti a causa di disgrazie sul lavoro e delle vittime della strada (tantissime) ma i fatti quali sono ? che si continua a far lavorare le persone in nero e privi di qualsiasi precauzione, per quanto attiene alle persone “uccise” sulla strada assistiamo,sbigottini, nonostante le nuova legge sull’omicidio stradale, al fatto che dopo sei mesi / 6) chi ha causato la morte è a casa anche se agli arresti domiciliare …………………..che non è il carcere!

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  2. ANTONIO ARENA QUI AL NORD UN CLANDESTINO E ALTRO STRANIERO SONO STATI TRATTATI CON TUTTI GLI ONORI DOPO AVER MASSACRATO PERSONE UBRIACHI SI PUO’ DIRE CHE CI SONO DECINE DI CASI CHE SUD AMERICANI UBRIACHI HANNO AMMAZZATO ITALIANI E SONO IN ITALIA PERCHE’ LA MAGISTRATURA IMPONE DI LASCIARLI IN ITALIA E NON FARLI ESPELLERLI. CHE SIGNIFICA PARAGONARE, CREDO HANNO VOLUTO PARAGONARE, MORTI DELLA STRADA CON MORTI SU LAVORO ACCORINTI D’ACCORDO CHE SEI TIBETANO E NON CONOSCI IL SIGNIFICATO DEI VOCABOLI ITALIANI MA STRADA E LAVORO, MORTI STRADALI E MORTE BIANCHE, SE COMPRENDI IL SIGNIFICA DO MORTI BIANCHE, SONO DIVERSISSIMI, STUDIA

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