PATTI – Avrebbe incaricato dei malavitosi per uccidere l’ex moglie. In particolare, avrebbero dovuto simulare un incidente stradale e, qualora non fossero riusciti nell’intento, avrebbero potuto fare ricorso all’utilizzo delle armi. La stessa sorte sarebbe toccata all’avvocato che l’aveva assistita e difesa.
Per questo, i poliziotti del Commissariato di Patti hanno arrestato e portato in carcere un 50enne che da tempo perseguitava l’ex moglie.
Tutto è iniziato tre anni fa, quando l’uomo, sia durante il matrimonio sia dopo l’interruzione della convivenza, ha messo in atto continue violenze, minacce e vessazioni nei confronti dei familiari.
Era stato denunciato e, per questo, destinatario del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie.
L’anno scorso, poi, una terza persona ha rivelato alla donna le intenzioni omicide da parte dell’ex marito, che avrebbe fissato con i malavitosi tutti gli atti da compiere: prima bisognava fare fuori l’ex moglie, poi il suo difensore e, solo a lavoro ultimato, l’uomo avrebbe proceduto al pagamento dei sicari.
Quanto ricostruito è stato riscontrato dalle indagini condotte dai poliziotti del Commissariato di di Patti, che hanno accertato che l’uomo controllava gli spostamenti della donna anche attraverso un gps installato sulla sua auto.
C’era quindi un pericolo gravissimo e attuale. Da qui la decisione da parte della sostituta procuratrice Federica Urban e del giudice Ugo Molina.