L’Imu porta nelle casse di Palazzo Zanca 36 milioni di euro

L’imposta municipale unica, meglio conosciuta come Imu, ha portato nelle casse di Palazzo Zanca 36 milioni di euro. Mentre i due candidati premier, Silvio Berlusconi e Mario Monti, “duellano” a distanza sul futuro della tassa più odiata dagli italiani , il primo dice che va abolita il secondo che va rimodulata, al Comune di Messina si fanno i conti e si tira un sospiro di sollievo. Già, perché l’introito annuale dell’Imu, che per molti messinesi è stata una vera e propria batosta, ha prodotto la liquidità necessaria per rientrare quasi completamente dalle anticipazioni sino al 31/12/12, riassestando, almeno provvisoriamente, la situazione economica dell’ente. Il ragioniere generale, Ferdinando Coglitore, sottolinea che si è andati oltre le previsioni di incasso, ma sa bene che l’emergenza è tutt’altro che superata e le prossime settimane saranno decisive.

Si attendono ancora da Palermo i 40 milioni di euro della norma salva-Comuni approvata dalla Regione: dopo il via libera del Commissario dello Stato (vedi articolo a parte), la strada dovrebbe essere in discesa ma non c’è ancora un data certa su quando arriveranno concretamente i fondi. Secondo il deputato regionale Marcello Greco le somme saranno accreditate già il 15 gennaio, nessuno però dalla Regione conferma questa indiscrezione.

Intanto, l’area economico-finanziaria di Palazzo Zanca sta lavorando al Piano pluriennale previsto dall’altra norma- “salva –comuni”, quella varata dal Governo nazionale, a cui il Consiglio comunale ha aderito lo scorso 13 dicembre, votando l’apposita delibera predisposta dagli Uffici e firmata dal commissario straordinario Luigi Croce. Secondo quanto previsto nell’atto votato dall’aula, entro 45 giorni da quel momento, il ragioniere generale Coglitore ed il dirigente responsabile del Bilancio Giovanni Di Leo dovranno ultimare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di 10 anni ed entro 60 giorni inviarlo al Ministero dell’Interno ed alla Corte dei Conti di Palermo, a cui spetta il compito di esaminarlo e dare l’ok all’erogazione dei fondi, nel limite massimo di 300 euro ad abitante

«In questi giorni- spiega Coglitore- stiamo procedendo alla ricognizione dei debiti». La massa da certificare riguarda il periodo che va dal 3/12/2011 al 31/12/2012. «I debiti saranno qualcosa in più dei 60 milioni di euro accertati a fine 2011, ma non si saranno cifre stratosferiche » assicura ancora Coglitore. (DLT)