Sicilia

Incendi, notte drammatica da Palermo a Messina. A Cefalù donna muore mentre libera i cavalli

Ci sono due vittime per gli incendi che da due giorni bruciano la Sicilia, in particolare il versante tirrenico delle province di Palermo e Messina. Duramente colpiti, ieri, la zona tirrenica del messinese, tra Barcellona e Sant’Agata, e le porte del palermitano, tra Bagheria, Termini Imerese e Cefalù.

Il maneggio incendiato

Proprio a Cefalù viveva Maria David. La 42enne è rimasta bloccata nelle fiamme che hanno raso al suolo il maneggio di famiglia, mentre cercava di liberare dei cavalli insieme al fratello e al padre. Il suo corpo è stato trovato semicarbonizzato poco distante dalla struttura.

Secondo la ricostruzione della Protezione Civile regionale Maria, spaventata dall’inferno e intossicata dal fumo, è probabilmente scivolata in un canalone nei pressi del viadotto autostradale.

A Trappeto invece un uomo è morto mentre fuggiva dalla propria abitazione avvolta dalle fiamme. Nel tentativo di allontanarsi ha accusato un malore e non è riuscito a liberarsi dalle fiamme.

Inferno sui Nebrodi

Nel messinese sono state ore drammatiche: dai Nebrodi alla fascia tirrenica, sono tanti i comuni coinvolti. A Militello Rosmarino, 60 famiglie hanno dovuto evacuare le proprie abitazioni. Si registrano disagi anche a Tusa, Naso, Sinagra, Ficarra, Brolo, Patti, Barcellona, Gioiosa Marea, Sant’Agata di Militello e stamattina anche Mistretta. Nella serata le situazioni più complicate sono state quelle di Sant’Agata e Ponte Naso.