La Corte dei Conti miete vittime, stop alla seconda Notte della Cultura del 31 maggio

In origine doveva essere il 12 aprile. Poi il 10 maggio. Infine il 31 maggio. Tra due giorni Messina avrebbe dovuto avere la sua seconda Notte della Cultura, anzi delle culture, dedicata alla multietnicità e alle comunità straniere che vivono in città. Sull’evento però è calato il silenzio. E dopo due rinvii, prima per mancanza di soldi, poi per avere il tempo di affidare ad un’associazione l’organizzazione della manifestazione, questa seconda notte della cultura non si farà. Per lo meno non si farà il 31 maggio. A stoppare l’evento questa volta la Corte dei Conti. Perché la durissima relazione che ha sonoramente bocciato il consuntivo 2012, dando una bella batosta alla gestione finanziaria del Comune, ha bloccato tutte le spese, consentendo solo quelle indifferibili e urgenti. E, ovviamente, il seppur piccolo budget che l’amministrazione aveva previsto di destinare all’organizzazione non può essere toccato. Non si sa se questa seconda notte, nata sfortunata fin dal principio, potrà mai vedere la luce. In questi giorni l’assessore alla Cultura Tonino Perna è stato impegnato in campagna elettorale per le elezioni europee, passata l’ansia dell’urna probabilmente tornerà a Palazzo Zanca per spiegare cosa si potrà fare adesso e magari chiarire perché a due giorni dall’iniziativa nessuno si è preoccupato di dire se ci sarebbe stata o meno. In ballo c’era anche un bando che l’amministrazione aveva pubblicato per affidare ad un'associazione il coordinamento e la gestione delle attività culturali e spettacolari previste per la serata. Sul piatto, da parte del Comune, 5mila euro con gara al ribasso per chi avesse presentato l’offerta migliore. Al momento però meglio mettersi l’anima in pace, a quanto pare questa notte della cultura non s’ha da fare.

Continua dunque a produrre effetti e a far discutere il durissimo giudizio della Corte dei Conti, tanto che negli ultimi giorni a Palazzo Zanca sembra essersi ingessata l’attività dei dirigenti comunali preoccupati per la gestione ordinaria della vita amministrativa. Per questo ieri pomeriggio il segretario e direttore generale Antonio Le Donne ha riunito tutti i dirigenti per chiarire eventuali dubbi e allontanare i timori. “Io sono sereno e voglio infondere questa mia serenità anche ai dirigenti comunali che devono continuare a lavorare nella massima tranquillità” ha spiegato Le Donne. “Li ho riuniti per ribadire che quello espresso dalla Corte dei Conti è un giudizio sul consuntivo 2012 che è ormai una fotografia vecchia della situazione economica di Palazzo Zanca. Oggi ci sono due elementi positivi che ci fanno ben sperare: il rispetto del patto di stabilità fa intuire che la condizione è molto diversa dal passato ed è ormai pronto per approdare in giunta il consuntivo 2013 che per la prima volta dopo anni sarà in avanzo” ha proseguito il direttore generale. Quindi nessuna preoccupazione, solo un po’ di attenzione nel non violare, almeno in questa fase, le direttive imposte dalla Corte dei Conti.

Le rassicurazioni però a quanto pare non bastano al Consiglio comunale che vuole vederci chiaro fino in fondo. Per questo il presidente della I Commissione Bilancio Franco Mondello aveva convocato per ieri una seduta straordinaria per discutere proprio della vicenda. Alla seduta doveva partecipare il ragioniere generale Antonino Cama che però ha dato buca alla commissione. L’obiettivo era quello di analizzare, affrontare e relazionare in merito alle controdeduzioni fornite alla Corte dei Conti relativamente alle azioni operate sulle società partecipate in modo da eliminare i gravissimi squilibri economico finanziari e la mancata copertura di spese. Il ragioniere generale Cama, per precedenti impegni familiari, non ha potuto partecipare ai lavori di audizione. Dunque nulla di fatto, si replica oggi con un’altra seduta straordinaria a cui è stato invitato il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune. Si proverà a capire quali sono le linee guida per delle azioni previste nel prossimo piano di riequilibrio, in osservanza alle normative vigenti. Il presidente Mondello ha richiesto nuovamente la presenza del ragioniere generale, per affrontare le problematiche rimaste in sospeso. Non resta che aspettare per capire cosa accadrà. Nel frattempo tra le vittime della Corte dei conti c’è senza dubbio la seconda Notte della Cultura.

Francesca Stornante