Quattro commercianti indagati per le condizioni della Galleria Vittorio Emanuele

L’inchiesta giudiziaria sulle condizioni della Galleria Vittorio Emanuele emette i primi verdetti. Il sostituto procuratore Antonio Carchietti ha iscritto nel registro degli indagati quattro esercenti con le ipotesi di reato di occupazione abusiva di suolo pubblico e disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone. Si tratta dei primi provvedimenti dell’inchiesta avviata nel novembre 2010 dopo le denunce di alcuni residenti. All’epoca nella struttura di piazza Antonello sorgevano alcuni bar ed una discoteca. I titolari dei locali avevano sistemato sedie e tavoli nella galleria ed organizzavano spettacoli musicali, spesso dal vivo. Per quanti risiedono nell’edificio la vita era diventata impossibile soprattutto a causa della musica ad alto volume nelle ore serali. Il sostituto procuratore Carchietti nei mesi scorsi ha conferito incarico ai tecnici dell’Arpa di eseguire un rilevamenti dei livelli di inquinamento acustico. Si è scoperto così che nelle serate in cui si tenevano spettacoli musicali i livelli d’inquinamento superavano ampiamente i livelli di tolleranza previsti dalla legge. Da qui il blitz di sabato notte nella galleria Vittorio Emanuele. Su richiesta del sostituto Antonio Carchietti il gip Maria Teresa Arena ha disposto il sequestro di sedie, tavoli, ombrelloni e degli impianti per la diffusione di musica. Sequestro eseguito dagli uomini della squadra Decoro della Polizia Municipale. Dai controlli si è scoperto che i commercianti non erano in possesso delle autorizzazioni per effettuare intrattenimento musicali né per occupare il suolo con sedie, tavolini, fioriere, divani e stufe fuori dai locali.