La nuova frontiera dell’elettrico per una mobilità sostenibile

«Jera una bella città… issole, immare, i fichi d’india… puttroppo siamo famosi nemmondo pe quelle che voi chiamate piaghe… la più grave di queste piaghe che veramente diffama la Sicilia agli occhi demmondo… è icciaffico, cioppe machine!». Dalla celebre frase dell’avvocato di Johnny Stecchino, nel film di Roberto Benigni, devono aver preso spunto quei messinesi ormai stanchi delle code, dei giri per trovare un parcheggio, degli aumenti del carburante e del costo di bollo e assicurazione.

La bicicletta è sicuramente il mezzo di trasporto che più promuove la mobilità sostenibile, senza tutti i problemi suddetti, non trascurando l’aspetto ambientale. E’ vero, però, che specialmente in una città come Messina, in cui non mancano le salite, la bicicletta forse non fa per tutti. Ecco allora che arriva in soccorso la tecnologia e la nuova frontiera che in città sta prendendo sempre più piede, quella delle biciclette elettriche, chiamate anche biciclette a pedalata assistita. Si tratta di normali biciclette che usufruiscono però dell’ausilio di un silenzioso motore elettrico che garantisce un’autonomia da 50 fino a 150 km, al termine dei quali si può sempre contare sulle proprie gambe.

In città i negozi specializzati nella vendita sono due: Electric Bikes e Bici Messina. “Negli ultimi tempi si sta avvicinando sempre più gente – ci spiega Dario Sottile, di Electric Bikes -. In realtà i messinesi non sono molto propensi all’utilizzo della bicicletta, sono schiavi delle automobili e il risultato è quello che vediamo quotidianamente sulle strade cittadine. Si tratta di cambiare totalmente sistema di trasporto ed è dura convincerli, ma noi ci proviamo pur con tutte le difficoltà che incontriamo in città. Altrove, infatti, i Comuni danno incentivi per l’utilizzo dei mezzi elettrici, tra l’altro senza alcun esborso, visto che è facile in questo campo per gli Enti Locali accedere a finanziamenti dell’Unione Europea”.

Dopo le doglianze, le soddisfazioni: “Chi viene a provare le biciclette elettriche – continua Sottile – ne rimane entusiasta. E’ gente di tutte le età, anche se soprattutto si tratta di adulti che la usano per andare al lavoro”.

Sulla stessa linea Andy Pistone, di Bici Messina: “Lentamente, ma il mezzo elettrico si sta diffondendo. Inizialmente le persone sono scettiche per il costo che potrebbe sembrare elevato. Ma non lo è se si considera che, dopo l’esborso iniziale, le spese sono praticamente nulle per tutti gli aspetti. E’ un ottimo investimento e qualcuno lo ha già capito”.

Pistone conferma le problematiche esposte da Sottile: “E’ un mercato in crescita ma che non è adeguatamente incentivato. Nonostante ciò, è favorito dal periodo di crisi, perché spostarsi senza pagare nulla e comunque con l’ausilio di un motore, quindi con una fatica minima, è conveniente per tutti. La popolazione che si è data all’elettrico a Messina sta aumentando, anche se potrebbe essere molto più numerosa. Purtroppo in città c’è una scarsa cultura della bicicletta e poca fiducia nelle novità, probabilmente in molti non conoscono neppure questa possibilità. La maggior parte delle persone che acquistano le biciclette elettriche è composta da gente che già utilizzava le biciclette classiche, ma son contento che ci sia anche chi si sta informando ex novo e, chi non vuol fare troppa fatica, scopre con piacere la possibilità di avere un aiuto soprattutto nelle salite”.

Tra le biciclette elettriche, esistono persino quelle pieghevoli da conservare in un borsone e trasportare facilmente ovunque. I pezzi di ricambio sono gli stessi delle biciclette classiche e la batteria è facilmente ricaricabile in qualsiasi momento: è sufficiente attaccarla per un paio di ore ad una normale presa della propria casa, proprio come un telefono cellulare. Il costo di ricarica è bassissimo, meno di un centesimo per km.

Vantaggi tanti, svantaggi pochi. La speranza è di vedere in futuro più biciclette e meno automobili. A Messina è impossibile, diranno in molti. Ai posteri l’ardua sentenza. (Marco Ipsale)