La Procura sta indagando sulla mancata messa in sicurezza della ex discarica di Portella Arena. Un sito che ha avuto una vita tormentata, sequestrata dalla magistratura nel 2010, e lasciata in stato di abbandono. La notizia che tre avvisi di garanzia sono stati inviati al sindaco Giuseppe Buzzanca, all’assessore all’Ambiente Elvira Amata ed all’ingegner. Salvatore Saglimbeni, responsabile del procedimento e del dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie del Comune è stata sentita nel pomeriggio dagli interessati. “Non ne sappiamo nulla -hanno detto- e non abbiamo mai ricevuto nulla”. Tutttavia l’ inchiesta giudiziaria scaturisce da alcuni esposti che segnalavano il grave stato di degrado in cui versa l’ex discarica. Anche il nostro giornale si è occupato della questione nel giugno scorso (vedi articolo correlato).P Il percolato , senza controllo, è scivolato a valle penetrando in alcuni terreni limitrofi. Si tratta di una sostanza tossica, originata dall’infiltrazione di acqua nei rifiuti o dalla loro decomposizione. Il percolato avrebbe inquinare un’area che si trova ai piedi del sito ormai dismesso. La legge prevede che la sostanza, proprio a causa della sua pericolosità, venga trattata nella stessa discarica in impianti ad hoc. Proprio l’assessore Amata, non appena si insediò nel 2008, si occupò della situazione che si era creata a Portella Arena. L’anno seguente, stanziando circa un milione di euro, il Comune fece eseguire indagini di consistenza e stabilità del materiale contenuto nella discarica. Una massa immensa di rifiuti che a sua volta produceva un’enorme quantità di percolato. La sostanza poi si riversava nei terreni circostanti e finiva nel torrente Pace. Palazzo Zanca decise di realizzare ai piedi del sito delle grandi vasche per la raccolta del percolato ma il progetto restò solo sulla carta. Senza controlli, a Portella Arena chiunque scaricava abusivamente contribuendo ad appesantire la situazione. Nel 2010, a seguito di ripetute denunce, la Procura fece apporre i sigilli al sito ma vennero subito violati. Si riprese così a scaricare indiscriminatamente senza che venissero adottate delle contromisure. Così i rifiuti si sono accumulati e il percolato ha continuato a scorrere.