Niente commissione, il Movimento CMdB chiede a Sindaco e Giunta verità sul passato

Sfumata l’ipotesi di creare una commissione d’inchiesta sulla gestione dei rifiuti degli ultimi anni, non si placano le polemiche. E se da un lato ci sono consiglieri comunali che leggono la scelta della Presidente Emilia Barrile di ritirare il provvedimento come la possibilità di allargare il campo di azione di una ipotetica commissione, pensando di crearne una che indaghi sulle società partecipate, dall’altro c’è chi fin dal primo momento ha difeso la bontà di quel provvedimento credendo che da quella delibera potesse passare finalmente tutta la verità sul caso rifiuti. A non arrendersi sono i consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso ed è tutto il Movimento che non intende far calare l’attenzione su un problema che interessa tutta la città.

Il Movimento lancia un appello al Consiglio Comunale affinché comportamenti maggiormente responsabili e a dichiari pubblicamente ai cittadini le motivazioni di questa scelta.

“Ci chiediamo quale possa essere il ruolo istituzionale del Consiglio Comunale se dimostra di non gradire o, ancor peggio, di non avvertire l'esigenza specifica di fare luce su uno dei temi più caldi e oscuri dell'ultimo decennio del panorama politico-amministrativo messinese”.

Il Movimento CMdB constatata la mancanza di volontà di indagine da parte del Consiglio Comunale, è certo che il proprio gruppo consiliare adotterà tutte le iniziative politiche e di controllo in suo potere e chiede al Sindaco e alla Giunta di verificare con molta intransigenza la situazione e la gestione ereditata in tema di rifiuti, rendendo trasparenti le incongruenze e denunciando le eventuali irregolarità all'autorità giudiziaria.

A prescindere dalla creazione di una commissione, infatti, in questo momento Sindaco e Giunta avrebbero la possibilità di tirar fuori tutti i documenti “caldi” che raccontano anni di gestione del settore rifiuti che hanno portato al fallimento che oggi abbiamo di fronte agli occhi. Il Movimento chiede proprio questo. Un’operazione verità che avrebbe dovuto fare la commissione d’inchiesta che però al momento non si sa se esisterà mai.

Francesca Stornante

Venerdì, 24 gennaio, 2014 – 18:15