Operazione Pathology, le talpe istituzionali e il ruolo dei magistrati

Operazione Pathology, le talpe istituzionali e il ruolo dei magistrati

Alessandra Serio

Operazione Pathology, le talpe istituzionali e il ruolo dei magistrati

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mercoledì 06 Dicembre 2017 - 14:59

A processo il carabiniere che avrebbe rivelato alla Ricciardi di essere intercettata. Mentre a Reggio Calabria si vaglia il ruolo dei magistrati del Tribunale di Patti. Ecco come è nata l'inchiesta ( i link ai nostri pezzi precedenti)

E’ destinata a riservare ulteriori colpi di scena l’inchiesta Pathology sulle truffe Inps a Patti. Dopo il corposo sequestro di atti nello studio dell’avvocato Ricciardi nel 2015, infatti, la Guardia di Finanza ha fatto irruzione, l’anno successivo, al Tribunale di Patti, dove erano state discusse, o erano ancora in discussione, le cause patrocinate dalla Ricciardi o che vedevano quale consulente medico il compagno Piscitello.

Parte di quella documentazione è andata alla Procura di Reggio Calabria che ora sta vagliando il ruolo dei magistrati che si sono occupati di quei casi.

Gli inquirenti di Patti ieri hanno avvisato anche un cancelliere del Tribunale e un altro addetto, sui conti dei quali sono stati sequestrati 300 mila euro.

Mentre è già “visibile” l’inchiesta che riguarda le “talpe istituzionali”. Sarà processato a partire dal prossimo 15 dicembre infatti, l’ex comandante della stazione di Brolo oggi in pensione, il maresciallo Tindaro Chiofalo, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento insieme ad Aurelio Lenzo Russo. Il carabiniere, sospeso dalle funzioni nell’estate 2016, avrebbe rivelato a Lenzo delle cimici collocate nello studio della Ricciardi, e quest’ultimo lo avrebbe rivelato a sua volta a Piscitello.

In particolare il maresciallo avrebbe capito che nella stampante dello studio Ricciardi era stata collocata una video spia, e l’avrebbe detto a Lenzo, collega della moglie del maresciallo.

Sarebbe questa fuga di notizie, scrive il Gip Aliquò condividendo le considerazioni della Procura pattese sul punto,a giustificare il tenore di alcune successive conversazioni tra i due, i quali improvvisamente cambiano registro: da un lato commentano con favore le eventuali indagini, Ricciardi: “sono una persona pulita!”. Mi auguro ovviamente che facciano una pulizia generale! Perché poi sai cosa succede? Non vorrei che si faccia la pulizia di chi spolvera il tavolo di sopra, dicendo “ho tolto la polvere” e non ha guardato sotto il tavolo dove ci sono le pietre!”.

Dall’altro i due diventano più cauti nel parlare proprio dei certificati medici.

Leggi qui: la genesi dell'inchiesta e l'esposto dell'avvocato Amata

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