Lavorava in una società per conto di Terna l’operaio morto in cantiere. Aperta un’inchiesta

E’ stato il cedimento di un traliccio alto 20 mt a provocare la morte dell’operaio Liberio Antonio Manuel Texeira, quarantaduenne di origine portoghese, e il ferimento ad una gamba di un altro operaio, anch’egli portoghese, di trentasette anni.

Una mattinata di lavoro finita in tragedia quella nel cantiere di contrada Canicari, nella frazione Cavaliere di Saponara. Un episodio che ha sconvolto l’intero comune, in particolar modo per le dinamiche con cui si è verificato. Texeira e il compagno, infatti, si trovavano all’estremità del traliccio per effettuare dei lavori quando, intorno alle 12.30, lo stesso ha ceduto precipitando violentemente a terra. Un volo forzato quello dei due operai, che per Texeira è risultato fatale. Il quarantaduenne infatti è morto sul colpo, mentre il collega è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale di Milazzo dove i medici gli hanno refertato una frattura alla gamba.

Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia Messina Centro a cui è affidato il compito di risalire alle cause stesse del cedimento del traliccio.

Entrambe le vittime facevano parte di una società composta da operai portoghesi, coordinati da un italiano del nord, il cui compito era quello di dismettere alcuni tralicci Enel per conto della società Terna, uno degli operatore leader nel settore della trasmissione dell’energia elettrica.

Durante l’arco dei lavori la corrente elettrica era stata staccata, considerando la pericolosità di lavorare su tralicci ad alta tensione. Precauzione, questa, che non ha comunque evitato la tragedia.

Il cantiere è stato sottoposto a sequestro e la Procura di Messina, nella persona del Pm Liliana Todaro, ha aperto un fascicolo d’inchiesta.

Veronica Crocitti