Una manovra azzardata ha provocato la morte dello scooterista Paolo Smedile

Il sangue rimane a macchiare l’asfalto, il guard rail divelto testimonia un impatto devastante. A 24 ore dall’incidente in tangenziale, costato la vita all’idraulico messinese Paolo Smedile, 35 anni, la Polizia Stradale sta cercando di far luce su quanto accaduto sul viadotto Camaro in qui drammatici momenti. Al momento c’è una certezza: lo scooter Malaguti Password sul quale viaggiava Smedile ed una Citroen C3, condotta da un sessantenne, sono entrati in collisione. Lo scooterista è rimbalzato fra asfalto e guard rail ed un’ora dopo è morto al Policlinico. Adesso però c’è da capire perché i due mezzi si siano toccati e di chi siano le responsabilità. Al momento il sostituto procuratore Anna Maria Arena ha messo sotto sequestro i due mezzi ha disposto il sequestro dei due mezzi. Allo stesso tempo ha indagato, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, il conducente della C3. Atti dovuti, in questa fase delle indagini, necessari per compiere una serie di atti che dovrebbero portare alla scoperta della verità. Dalle prime indagini della Stradale sembra che lo scooterista si trovasse regolarmente nella corsia di marcia mentre l’auto era in fase di sorpasso. A quel punto uno dei due mezzi deve aver compiuto una manovra errata che li ha portati ad entrare in contatto. Smedile è letteralmente volato dallo scooter finendo contro la barriera protettiva. Un’ora dopo è morto al Policlinico