Per la morte della sedicenne Martina De Gaetano chiesto il giudizio per il conducente della Mini Cooper

Procede l’inchiesta sulla morte di Martina De Gaetano la 16enne investita ed uccisa da un’auto mentre attraversava la via Nazionale a Rometta Marea la sera del sei luglio scorso. Il sostituto procuratore Alessia Giorgianni ha chiesto il rinvio a giudizio per Marco Cappuccio il 25enne di Villafranca Tirrena che si trovava alla guida della Mini Coooper che falciò la ragazzina e che sarebbe stato sotto l’effetto di cannabinoidi. Cappuccio deve rispondere di omicidio colposo. Secondo quanto stabilito dalle perizie affidate dalla Procura, il giovane quella sera avrebbe tenuto una condotta «imprudente, negligente ed imperita». La tragedia avvenne quasi intorno a mezzanotte. Martina, insieme con un amico, stava attraversando la strada in direzione monte-mare. Proprio in quel momento, è sopraggiunta la Mini Cooper condotta da Cappuccio, che procedeva in direzione di Spadafora, e che investì la studentessa mentre l’amico riuscì a scansarla. Le condizioni della ragazza apparvero subito molto gravi. La sedicenne fu trasportata in ambulanza all’ospedale di Milazzo e poi al Policlinico. Il pomeriggio successivo all’incidente la ragazza morì. I genitori, sebbene distrutti dal dolore, non esitarono a donare gli organi della figlia. Un gesto di generosità che consentì a diverse persone di avere una speranza di guarigione. La Procura avviò un’inchiesta, fu effettuato un incidente probatorio sul luogo dell’incidente e fu accertato che Cappuccio, oltre a guidare dopo aver assunto sostanza stupefacente, viaggiava ad una velocità di 66 kmh, superiore al limite di 50 previsto in quel tratto di strada.