Fatale un contatto con una Renault Clio. Il conducente indagato per omicidio colposo

Un tentativo di sorpasso, forse una manovra errata, un urto e poi il salto nel vuoto da una ventina di metri. Potrebbe essere stato provocato dallo sfortunato impatto con un’autovettura l’incidente che ieri pomeriggio sull’autostrada Messina-Palermo, all’altezza di Villafranca Tirrena, ha spezzato la vita di Andrea D’Arrigo di 16 mesi e della sua mamma Giovanna De Salvo di 30 anni, provocando il ferimento di altre quattro persone. Sei persone, due famiglie messinesi con i rispettivi bambini che si stavano recando ad un centro commerciale di Milazzo per trascorrere qualche ora in allegria. E, invece, sul viadotto Fiorentino, poche centinaia di metri dopo la barriera di Villafranca, l’impatto che potrebbe essere stato fatale.
Ne sono convinti gli uomini della Polizia stradale che da ieri pomeriggio lavorano senza sosta ed hanno già sentito i conducenti delle due auto. La Renault “Laguna Station Wagon”, con le due famiglie a bordo, ha tentato di sorpassare una Renault Clio, condotta da G.D. un tecnico informatico di Spadafora di 26 anni. Durante la manovra però le due auto si sono toccate lateralmente. La “Laguna” ha sbandato e, senza controllo, ha divelto il guard rail a destra compiendo un volo di una ventina di metri. L’auto prima si è adagiata sulla fiancata sinistra e poi si è rimessa in piedi sulle quattro ruote. Il violentissimo urto non ha lasciato scampo a Giovanna De Salvo ed al figlio Andrea che era seduto sulle sue gambe nella parte sinistra del sedile posteriore. E’ stato il conducente della Clio a fermarsi e chiamare la Polizia Stradale ed il 118. Ma è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per estrarre i feriti dalle lamiere dell’auto. Il piccolo Andrea è morto in ambulanza durante il trasporto al Piemonte, la mamma è spirata poco dopo al Papardo. Non corrono pericolo di vita, invece, gli altri quattro feriti. Il marito della signora e papà di Andrea, Fortunato D’Arrigo, 31 anni che si trovava alla guida della “Laguna” è ricoverato al Papardo con un prognosi di 40 giorni. L’amico 29enne che era seduto al suo fianco guarirà in 40 giorni. La moglie 29enne di quest’ultimo è ricoverata al Piemonte con una prognosi di 30 giorni ed il figlio di appena undici mesi è al Policlinico in prognosi riservata. Intanto stamattina il sostituto procuratore Alessia Giorgianni ha iscritto nel registro degli indagati il conducente della Renault Clio. Dovrà rispondere di omicidio colposo. Un atto dovuto in questo momento per consentire lo svolgimento delle indagini. Lo stesso magistrato ha disposto il sequestro delle due auto.