Dopo le proteste, una rappresentanza dei genitori degli alunni della scuola Leopardi ha chiesto un incontro alla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, che ora si rivolge all’amministrazione comunale: “Vogliamo comprendere se esista un reale pericolo per l’incolumità degli alunni e dei docenti”.
La scuola è stata dichiarata inidonea al prossimo referendum per motivi di sicurezza per rischio sismico. “Per analogia – prosegue la Barrile – non si comprende come possano i 440 alunni e i docenti continuare serenamente a fruire del plesso”.
Ulteriore chiarezza viene richiesta dai genitori relativamente agli interventi di adeguamento sismico per la messa in sicurezza dell’edificio, il cui inizio è programmato per il 2 gennaio, la cui complessità impone il trasferimento delle lezioni ad altri locali.
La Barrile chiede, infine, se sia stato individuato un sito adeguato e se sia stato indetto un tavolo al quale invitare i rappresentanti d’istituto per concordare una soluzione.