Piano regolatore portuale al rush finale. Entro un mese l’ok ambientale

MESSINA – Tutti gli ostacoli sembrano superati. Messina aspetta da troppo tempo un nuovo Piano regolatore portuale e, ancora una volta, la burocrazia ha ritardato tutto. Ieri il segretario generale dell’Autorità Portuale, Ettore Gentile, il funzionario Massimiliano Maccarone e i due progettisti Francesca Moraci e Giovanni Leonardi ne hanno parlato a Palermo con la Commissione Vas (Valutazione ambientale strategica) incaricata dalla Regione per il parere.

Il timore era che potessero venir fuori nuove osservazioni. “Invece – racconta Gentile – abbiamo ricevuto rassicurazioni. Ogni aspetto è stato chiarito ed il provvedimento arriverà a stretto giro”. Entro il 12 dicembre, secondo quanto preannunciato dalla Commissione. Poi ci sarà un ultimo passaggio al Cru, il Consiglio regionale urbanistico, che dovrà approvare definitivamente il piano con la firma del presidente della Regione.

Sarà un via libera decisivo per rivedere il rapporto della città col mare, in particolare, ma non solo, nella Zona Falcata. Lì, al momento, sono in corso le indagini per il piano di caratterizzazione, che sarà presentato ai primi del 2019 e dovrà essere approvato dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Solo allora si potrà sapere quanto la zona falcata è inquinata e quanti fondi saranno necessari per la bonifica, opera necessaria prima di ogni riqualificazione.

“Saranno ridotte le volumetrie inizialmente previste, così come concordato – spiega ancora il segretario dell’Authority –, mentre le aree della Marina Militare verranno stralciate dal Piano. La commissione ci ha chiesto una breve relazione su alcuni aspetti tecnici, legati alle fognature, al conferimento dei rifiuti delle navi e all’alleggerimento del traffico in città, che avverrà col trasferimento del traffico portuale a Tremestieri. La manderemo già lunedì”.

Il rischio, però, è che poi i tempi non vengano rispettati. “Ho scherzato con la commissione – conclude Gentile – dicendo loro che se non ci daranno il parere nei tempi previsti mi incatenerò davanti alla presidenza della Regione, anche perché la legge assegna la responsabilità dei piani portuali ai segretari generali, quindi a me. La città non può più attendere oltre”.

(Marco Ipsale)

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