Unione inquilini e famiglie in difficoltà lasciate fuori dalla porta del sindaco

Un appuntamento concesso e poi negato. Questa mattina, una rappresentanza del Comitato Unione inquilini – composta da Antonio Currò e dall’ex esperta Clelia Marano – insieme ad alcune famiglie in attesa di riposte da parte dell’amministrazione sono state lasciare fuori dalla porta del sindaco.

A sbarrare loro l’ accesso il capo di Gabinetto Loredana Carrara, che avrebbe utilizzato anche modi poco educati e rispettosi nei confronti di chi pacificamente chiedeva di parlare con il sindaco . Il paradosso- raccontano Currò e Marano- è che a fissare l’appuntamento per oggi alle 11 era stata pochi giorni fa proprio la responsabile del Gabinetto di Palazzo Zanca.

I rappresentanti dell’Unione Inquilini avrebbero dovuto confrontarsi con il sindaco Renato Accorinti e con l’assessore Sebastiano Pino per discutere della drammatica situazione vissuta da una famiglia che sarà sfrattata il prossimo 30 gennaio e da mesi è in attesa di un’assegnazione in deroga, ad oggi rimasta sulla carta a causa dell’immobilismo dell’amministrazione comunale.

Oggetto della riunione concordata e poi negata anche le precarie condizioni igienico –sanitarie in cui sono costrette a vivere le 13 famiglie che hanno trovato alloggio presso la scuola Foscolo e lo stato di abbandono delle 8 famiglie senza casa che hanno trovato riparo presso la scuola Paradiso, non ancora riconosciuto dalla giunta – contrariamente alla scuola Foscolo – “bene comune”.

Inspiegabilmente, però, Currò, Marano e cittadini non sono stati ricevuti dal sindaco, che pure – spiegano i rappresentanti dell’Unione Inquilini – era nella sua stanza insieme all’assessore Pino.

Duro il commento di Clelia Marano: «Mi rifaccio alle parole di un mio amico e dico: quando i cittadini chiamano, la politica ha il dovere di rispondere » . L’ex esperta si chiede inoltre se è il capo di gabinetto che non è adeguata al ruolo, mettendo una barriera tra i cittadini e il sindaco, o se è Accorinti che predica bene e razzola male.

«Fatti come quelli accaduti oggi dimostrano che il mondo accorintiano è finto, fatto solo di slogan e propaganda. E lo dico io che ho creduto profondamente nel cambiamento promesso da Accorinti», l’ennesimo sfogo amaro di Clelia Marano.

DLT