Rifiuti, Di Maria: “Siamo già in una situazione d’emergenza”

In attesa della riunione di oggi pomeriggio con Tirrenambiente, già stamane in Prefettura c’è stato un primo incontro per chiarire la gravità della situazione sul fronte rifiuti. L’emergenza è già nello stato dei fatti, dal momento che i mezzi di Messinambiente all’alba sono rimasti fuori dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea ed i cassonetti in città sono stracolmi. Se non si dovesse sbloccare la situazione la raccolta di stanotte non potrà essere effettuata. Il prefetto Stefano Trotta, il sindaco Accorinti, l’assessore Daniele Ialacqua e il commissario di Messinambiente Armando Di Maria hanno tracciato una lucida quanto drammatica analisi della situazione nella settimana cruciale per Messina, quella di ferragosto e della Vara.

“Siamo già in emergenza anche se non si vede – spiega Di Maria- abbiamo i mezzi fermi alla discarica, non li fanno entrare, ho inviato il ricambio degli autisti, ma se non riusciamo ad effettuare almeno un viaggio sarà impossibile garantire la raccolta stanotte. I cassonetti sono pieni”.

Il braccio di ferro con la società che gestisce la discarica e che ormai si protrae da mesi continua a mettere in ginocchio la città ed è sempre meno tollerato da chi è costretto a fare i salti mortali pur di garantire un servizio se non efficiente almeno puntuale. Il debito accumulato nel corso degli anni nei confronti di Tirrenambiente è pesante ma non è possibile mettere all’angolo un intero Comune nei periodi più critici. In settimana l’amministrazione dovrebbe garantire il pagamento di 750 mila euro, pari al saldo mensile, ma il nodo restano le cifre pregresse e soprattutto il piano di rientro, che impegna il Comune al pagamento in 10 anni delle somme dovute. La delibera è pronta per l’esame del Consiglio comunale, anche se ci sono alcuni aspetti da chiarire, come fa notare il Presidente Emilia Barrile, soprattutto in merito al mancato parere dei revisori dei conti, ma in ogni caso si è detta disponibile a convocare l’Aula anche domani o al massimo mercoledì. Tirrenambiente reclama oltre 5 milioni di euro da gennaio a luglio, oltre la cifra degli anni precedenti, circa 22 milioni di euro e che dovrebbe essere oggetto del piano di rientro. Concluso il vertice di stamane il prefetto incontrerà Emilia Barrile in merito alla delibera approntata dalla giunta Accorinti e che deve transitare dall’Aula. Intanto l'assessore Daniele Ialacqua fa un appello ai messinesi, rassicurando comunque sul fatto che l'amministrazione sta lavorando sui vari fronti: “Abbiamo illustrato l'assunzione di responsabilità per estinguere i debiti del comune nei confronti dell'Ato 3, utilizzando il fondo di rotazione messo a disposizione dalla Regione Siciliana. Nel frattempo ci stiamo confrontando con soggetti pubblici e privati per tracciare le linee guida di una nuova politica di gestione dei rifiuti, che si identifichi nella strategia dei <rifiuti zero>. E' assurdo, però, che l'avviamento di un percorso virtuoso venga interrotto da un'improvvisa e imprevedibile chiusura della discarica di Mazzarrà. Facciamo appello all'orgoglio e al senso civico dei messinesi di sostenerci in questo percorso, rispettando gli orari di deposito dei rifiuti, attuando immediatamente la raccolta differenziata e utilizzando al massimo i cassonetti e le isole ecologiche, per fronteggiare l'emergenza venutasi a creare a ridosso della Vara. Dalla Ragioneria generale oggi sono state accertate nuove risorse economiche per fronteggiare l'emergenza di liquidità”.

La speranza è che nella riunione di oggi pomeriggio con Tirrenambiente queste premesse possano bastare per dire sì all’immediata apertura dei cancelli di Mazzarrà ai mezzi di Messinambiente, in modo da scongiurare il peggio. L’accordo potrebbe trovarsi in attesa che il Consiglio comunale valuti la delibera, ma deve esserci la buona volontà da parte del gestore del sito. In caso contrario, se il muro contro muro dovesse continuare, a pagare sarà Messina nella settimana della Vara.

Rosaria Brancato