Servizi che spariscono, dipendenti che soffrono: focus sulla riforma della Province

Obiettivo: dare uno scossone all'immobilismo siciliano per un vero processo di riordino che tuteli servizi e professionalità. È questo il risultato che la Fp Cgil vuole provare a centrare sul delicatissimo tema della tanto discussa riforma delle Province. E per questo ieri ha scelto Messina come come luogo di incontro per dibattere sulla linea di azione sindacale per un tema scottante.

La sala consiliare di Palazzo dei Leoni ha ospitato l’incontro con tutte le Rappresentanze sindacali unitarie, alla presenza dei Segretari Generali FP CGIL delle province siciliane, del Segretario Generale Regionale FP CGIL Michele Palazzotto e del Segretario Nazionale Federico Bozzanca.

Tanti i temi sul tavolo, a cominciare dal fatto che per tutte le Province siciliane sarà impossibile chiudere i bilanci di previsione 2015, come più volte dichiarato dai Commissari Straordinari. Per il sindacato ciò determinerà entro il mese di settembre il blocco del pagamento degli stipendi a tutti i dipendenti provinciali.

La Fp Cgil contesta a muso duro quello che appare come un quadro desolante: "La totale incapacità della politica regionale, sulla scia delle scelte scellerate della politica nazionale, e il sovrapporsi dei tagli lineari fissati dal Governo con la legge di stabilità 2015, nonché il ritardo accumulato dal Governo Regionale, stanno cancellando i servizi e compromettendo il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali". 
“Siamo di fronte ad atteggiamenti schizofrenici dei Governi nazionale e regionale – hanno dichiarato Clara Crocè e Francesco Fucile – che hanno scelto i dipendenti provinciali quale vittime sacrificali di una crisi feroce che sta colpendo tutto il paese, senza tenere in conto i danni ai servizi da erogare all'intera cittadinanza. Migliaia di chilometri di strade provinciali per cui i Commissari Straordinari non possono stanziare neanche 1 euro nei bilanci, servizi di assistenza ai portatori di handicap delle scuole superiori che in molte province sono già stati sospesi e potremmo aggiungere ancora molto altro".

Dopo un ampio dibattito e le conclusioni del Segretario Nazionale Federico Bozzanca che ha portato l'esperienza dello stato di avanzamento della Legge del Rio e dei gravissimi problemi con le ventimila eccedenze di dipendenti provinciali nel resto del Paese.

Inevitabile dunque andare avanti con la protesta. Le Rsu di tutte le province siciliane e le Segreterie provinciali e regionale della FP CGIL si sono date appuntamento oggi a Palermo per una manifestazione sotto la sede dell'Assessorato regionale alle Autonomie locali durante l'incontro tra l'Assessore Regionale e tutti i Commissari Straordinari delle 9 Province.

Tutti d'accordo su un punto: la mobilitazione non avrà fine e ci si riserva azioni eclatanti fino a quando non si garantiranno le risorse per il pagamento delle retribuzioni e la proroga dei contratti del personale precario.