Miccichè: Stop ai tagli agli stipendi. E all’Ars serve più personale esperto

Mentre all’Ars è tempo di ultime assegnazioni di poltrone nelle Commissioni il neo presidente dell’Assemblea Miccichè ha incontrato la stampa chiarendo subito che i tempi dei tagli e delle vacche magre, almeno nel Palazzo, sono finiti.

Così Miccichè ha ribadito che a fine mese, quando scadrà il periodo previsto dalla legge per i tagli ai dirigenti regionali, non saranno rinnovati. I maxi stipendi quindi torneranno come prima. “Non è una mia decisione, la stessa legge vieta che siano riproposti. Si trattava di un provvedimento una tantum. Se il futuro Senato vorrà ripristinarli ci adegueremo”.

Altre novità riguarderanno il personale dell’Ars, perché a suo dire l’organico, con il fatto che sono andati via 15 dirigenti, è sotto dimensionato soprattutto sotto il profilo dell’esperienza: “E’ un bene che ci siano tanti giovani, ma sono rimasti senza maestri e questo è un problema. Hanno bisogno di guide. Quando arriverà la Finanziaria come faremo? Sono grato a tutti, assistenti, funzionari, ma è necessario fare formazione o comunque risolvere il problema. Escludo al momento il ricorso ad ingressi esterni, ma entrerò nella struttura dell’Assemblea perché bisogna rafforzarla. Nell’Ufficio di presidenza cercherò gli strumenti migliori. Chi si è vantato di aver fatto i tagli, lo ringrazio perché ha fatto risparmiare l’Assemblea. Ma questa Assemblea deve funzionare. Siamo in una condizione di tale crisi che tutta la Regione deve funzionare in maniera straordinaria".

R.Br.